Si ai consultori, no a ideologie di parte. Giacobbi (Forza Italia): «Il Sindaco vota con la sinistra e poi guarda al centrodestra?»

FERMO - Giacobbi ha sottolineato come l’iniziativa consiliare rischi di strumentalizzare il Comune in una battaglia di bandiera, con contenuti sbilanciati e una narrazione che tradisce lo spirito autentico della Legge 194/1978, già in vigore, applicata e da sempre difesa da Forza Italia nella sua doppia dimensione di tutela della maternità e rispetto della libertà personale

Continua a far discutere la mozione sulla Ivg farmacologica in regime ambulatoriale, votata nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Fermo.

«Sorprende e lascia perplessi la scelta del Sindaco di sostenere una mozione ideologica proposta dalla sinistra, salvo poi ammiccare al centrodestra in vista di una possibile candidatura alle regionali. Prima la sua maggioranza fa saltare il numero legale, poi vota a favore o si astiene. Se si vuole rappresentare una coalizione di centro destra, occorre coerenza nei valori, non ambiguità tattiche».

È questo il commento di Lorenzo Giacobbi, consigliere comunale del gruppo misto e segretario cittadino di Forza Italia, che in aula ha espresso il suo voto contrario, motivando con decisione una posizione di merito e di principio.

«La mozione presentata è un atto simbolico senza efficacia giuridica, utile solo a fare propaganda. È il terzo tentativo in otto anni di sollecitare la Regione su un tema che, per competenza, non spetta al Comune. Se nel 2016 e nel 2021 nulla si è ottenuto, significa oltretutto che il Sindaco non ha saputo o potuto incidere: è il prezzo da pagare quando si è una figura civica senza reale peso politico nei confronti della Regione».

Giacobbi ha sottolineato come l’iniziativa consiliare rischi di strumentalizzare il Comune in una battaglia di bandiera, con contenuti sbilanciati e una narrazione che tradisce lo spirito autentico della Legge 194/1978, già in vigore, applicata e da sempre difesa da Forza Italia nella sua doppia dimensione di tutela della maternità e rispetto della libertà personale.

«Quella che è stata votata, è una mozione che ignora volutamente il principio di sussidiarietà, il diritto all’obiezione di coscienza, la neutralità dei consultori e l’urgenza di potenziare i servizi per chi vuole portare avanti la gravidanza. È inaccettabile che si parli di piena applicazione della legge 194 dimenticando metà del suo titolo: “tutela sociale della maternità.” I consultori non possono diventare il megafono di un solo pensiero, bensì va garantito un confronto informato e libero da pressioni ideologiche».

Concludendo, Giacobbi ha voluto lanciare un messaggio chiaro anche sul piano politico: «Chi oggi si schiera su posizioni chiaramente identitarie della sinistra e domani ambisce a guidare il centrodestra in Regione Marche, dovrebbe prima capire e soprattutto chiarire dove sta. Forza Italia difende il ruolo dei consultori, l’applicazione piena ma equilibrata della legge 194 nella sua interezza, il rispetto dei diritti della donna, il pluralismo etico, il ruolo dell’obiezione di coscienza e con una forte attenzione alla prevenzione e al sostegno alla maternità. Non sosteniamo battaglie ideologiche camuffate da atti amministrativi».


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