di Giuseppe Fedeli *
Vago
Estate di trepestii e passi lenti e azzurre chiome ai venti estate che non ha stanchezza estate d’amaritudine e dolcezza,
sei l’estate che vorrei stagione delle mie brame
di silenzi e penombre
sei il mio favoloso reame.
Fra cicalecci e ombre
sempre più lontana dai sogni miei
brucerai in un ago
di luce, che si farà via via più vago.
* giudice
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