Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Lorenzo Giacobbi è intervenuto per sollevare una questione che tocca il patrimonio culturale e identitario della città: la mancanza di una sede stabile e adeguata per la Cavalcata dell’Assunta. Nel contesto della discussione sulla modifica del canone unico patrimoniale, che prevede la gratuità dell’occupazione del suolo pubblico per le attività delle contrade e per il mercatino del giovedì, Giacobbi ha colto l’occasione per riportare al centro dell’agenda politica un tema che da tempo attende risposte concrete.
«La Cavalcata dell’Assunta – ha dichiarato il consigliere – non è solo una rievocazione storica, ma un momento di partecipazione collettiva, un’espressione profonda della nostra identità cittadina. Non si può continuare a chiederle di rappresentare il fiore all’occhiello della città senza garantirle una sede all’altezza del suo valore». Nel suo intervento, Giacobbi ha ricordato il lungo percorso istituzionale che ha riconosciuto il ruolo centrale della Cavalcata: dalla delibera del 1984 che l’ha sancita come manifestazione ufficiale del Comune di Fermo, fino al riconoscimento unanime del suo alto valore culturale, sociale e civico espresso nel 2021. Così come ha ricordato le dichiarazioni da parte di Calcinaro e Torresi dal palco del Teatro dell’Aquila di Fermo, sempre nel 2021, in occasione del quarantennale della rievocazione. Attualmente la sede della Cavalcata si trova nei locali temporanei di Piazzale Azzolino, dopo vari spostamenti da Via Mazzini e da Palazzo Trevisani, quest’ultimo interessato da lavori di riqualificazione sismica. Una condizione che, secondo Giacobbi, penalizza l’organizzazione, i volontari e la visibilità stessa della manifestazione, soprattutto in un periodo dell’anno in cui il centro storico è frequentato da numerosi turisti. Tre le domande poste ufficialmente in aula all’Amministrazione: qual è la sede definitiva individuata per la Cavalcata dell’Assunta? Quando sarà operativa? Esiste la volontà politica di istituire un Museo della Cavalcata, in grado di valorizzarne la storia e renderla fruibile tutto l’anno?
A rispondere sono stati l’Assessore ai Lavori Pubblici Ingrid Luciani e il Vicesindaco con delega alla manifestazione, Mauro Torresi. Entrambi hanno confermato l’intenzione di riportare la sede della Cavalcata a Palazzo Trevisani, al termine dei lavori di miglioramento sismico, stimando un ritorno non prima di 18-24 mesi. Nessun riferimento, invece, alla possibilità concreta di realizzare un Museo. «La risposta – ha commentato Giacobbi – chiarisce finalmente le intenzioni, ma evidenzia anche il tempo perso. È necessario un impegno maggiore per dare finalmente alla Cavalcata una casa degna di questo nome». L’intervento si è concluso con un richiamo alla responsabilità istituzionale: «Non basta celebrare la Cavalcata nelle occasioni ufficiali. Serve coerenza. Serve rispetto. Soprattutto serve un’azione amministrativa concreta, che riconosca pienamente il valore e la dignità di chi ogni anno contribuisce con passione e impegno a mantenerla viva».
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