Tra Open Day e Lauree in Piazza l’Univpm e Fermo festeggiano numeri record. Gregori: «Rapporto con la città eccezionale»

FERMO - Lunedì le lauree in Piazza, quest'anno saranno 66 tra ingegneria e scienze infermieristiche. Numeri in crescita per Fermo, quelli presentati dal rettore UnivPm, Gregori: «Nel 2024-2025 abbiamo avuto 857 iscrizioni. Ma fondamentale pensare all'internazionalizzazione e ai rapporti con realtà emergenti». Calcinaro ha sottolineato l'importanza di Fontevecchia: «Pronta per fine 2026 sarà fondamentale visto la crescita dei numeri». Macarri, direttore di Scienze Infermieristiche ed Ostetriche: «Lunedì le prime 20 lauree ma già siamo a quota 50 nuove iscrizioni, andremo a raddoppiare il numero»

di Roberto Cruciani

Numeri in crescita, prospettive importanti e prossimi giorni di grande rilevanza per l’Università Politecnica delle Marche, in particolare per la sede di Fermo. Questo, e molto altro, al centro della conferenza stampa di questa mattina sui numeri in crescendo della Fermo Universitaria come hanno sottolineato il sindaco Paolo Calcinaro e il rettore dell’Univpm Gian Luca Gregori. Ma sono tanti i personaggi che non hanno voluto far mancare la loro presenza partendo dalla direttrice di Euf Silvia Principi e Roberta Ioiò, referente del corso di Ingegneria Gestionale, oltre al Direttore Ast di Fermo, Roberto Grinta, a Maurizio Bevilacqua, preside della Facoltà di Ingegneria, Andrea Monteriù presidente del Corso Triennale e Magistrale di Ingegneria Gestionale, e Stefania Liberati, direttrice della triennale di Infermieristica. Per il corso Magistrale di Scienze Infermieristiche ed Ostetriche erano presenti il presidente Giampiero Macarri e la direttrice Isabella Baglioni mentre per il corso di Logopedia presenti la direttrice Paola Biocca e la presidente del corso Pasquapina Ciarmela.

I prossimi giorni saranno al centro dell’attenzione partendo dagli Open Day che faranno tappa a Fermo il 18 luglio. Con “Guardando al Futuro 2025” verranno presentati corsi di laurea che hanno sede a Fermo e nello specifico la Ingegneria Gestionale diretta dal professor Andrea Monteriù (sia triennale che magistrale), Infermieristica Fermo diretta da Davide Sartini, Logopedia diretta da Pasquapina Ciarmela e Scienze Infermieristiche ed Ostetriche diretta da Giampiero Macarri. Momenti di conoscenza con l’ateneo ma l’appuntamento più emozionante sarà quello delle Lauree in Piazza in programma lunedì prossimo, 21 luglio, con la consegna delle pergamene agli studenti di Ingegneria Gestionale e Scienze Infermieristiche, di certo il giorno più atteso da studenti e professori.

Proprio da questa cerimonia è partito il padrone di casa, il sindaco Paolo Calcinaro anche in veste di Presidente dell’Ente Universitario del Fermano: «Unificare i due corsi di laurea per la proclamazione, con la particolarità che si arriva alle lauree di Infermieristica per la prima volta, è qualcosa di fondamentale per il nostro sistema sanitario regionale. Un momento emozionante che vivremo in piazza sentendoci città universitaria e abbracciando anche la fondamentale sfida dell’internazionalizzane. Da sindaco posso dirlo, ad inizio mandato abbiamo trovato un deficit importante ma non dovuto certo alla Politecnica con cui in questi anni si è lavorato molto bene. Abbiamo portato ex novo logopedia, triplicato gli indirizzi magistrali di ingegneria gestionale con un evidente surplus di iscrizioni, e favorito l’inserimento della magistrale di Infermieristica. Abbiamo provveduto ad unificare appunto Infermieristica ed Ingegneria che prima erano in location differenti. E adesso l’obiettivo è aprire Fontevecchia come seconda sede universitaria, con un progetto già finanziato completamente, per aumentare la qualità del servizio visto anche l’aumento del numero di iscritti. Indicativamente possiamo dare fine 2026 come tempistica molto concreta per l’apertura».

da sin. il rettore UnivPm, Gian Luca Gregori, e il sindaco Paolo Calcinaro

I numeri li ha forniti il rettore Gian luca Gregori: «Dal 1995 anni abbiamo 2633 laureati che sicuramente non avremmo avuto senza Fermo. Di questi, 1940 in ingegneria mentre 693 provengono dall’indirizzo sanitario. Il prossimo 21 luglio ci saranno corone di alloro per 66 nuovi laureati: 46 ingegneri e le prime 20 lauree magistrali in Scienze infermieristiche ed Ostetriche. Nell’anno accademico 2024-2025 abbiamo avuto 857 iscrizioni, in costante crescita anche rispetto all’anno precedente. Un risultato possibile in quanto in questo mandato abbiamo incrementato, con giudizio, i corsi di laurea, capendone bene le finalità, come logopedia, infermieristica e ingegneria in rapporto proprio a Fermo. Il futuro, prima di lasciare il mio incarico, è quello di creare un gruppo molto forte con quattro aree che lo affiancheranno».

In tal senso proprio Gregori ha omaggiato il sindaco Calcinaro con il Sigillo dorato dell’Università «proprio per l’impegno e per lo sviluppo dato all’Ateneo nella città di Fermo». Calcinaro emozionato per il riconoscimento ha parlato di «una seconda laurea che prendo, ha quel valore lì per me. Mi ha riempito di gioia come il quinto posto nella classifica del Sole24Ore. In questi dieci anni a Fermo sono arrivati cinque indirizzi e corsi di laurea in più». Un dono ricambiato con il crest della Città di Fermo donato dallo stesso primo cittadino a Gregori che non se lo aspettava, rimanendone piacevolmente sorpreso.

Ma poi si è tornati all’analisi della situazione corrente e Gregori non si è rivolto solo al locale ampliando il suo sguardo al futuro e all’internazionalizzazione, elemento fondamentale per lo sviluppo universitario. «Il senso di pensare al territorio intero della regione deriva dai numeri. Le Marche pesano nel pil nazionale per il 2%, in pratica siamo una città di 1,5 milioni di abitanti e quindi non si può vivere la regione come una mossa di paese. Va sviluppata come una città e se c’è bisogno di spingere un settore in un’area specifica si va proprio lì, in quella direzione. Anche nell’internazionalizzane, a cui punta l’Università, il discorso è simile: non si possono fare accordi con tutti ma con le Università in evoluzione, identificando le aree di maggior sviluppo e crescita. L’internazionalizzane è determinante, se rimaniamo sui numeri interni siamo morenti. Gli studenti stranieri immatricolati sono il 13%, numeri in crescita e l’idea è quella di aumentare anche a Fermo tutto questo. Ma serve altro, una nuova sede in apertura ad Astana, c’è una rapporto forte con la Cina e a Durazzo ad esempio c’è la possibilità di creare facoltà di medicina».

In chiusura, l’intervento del professor Giampiero Macarri a ricordare l’importanza del momento di lunedì prossimo. «Il mio grazie al rettore per la massima disponibilità che da sempre ci concede oltre al sindaco che ha speso tanto tempo per lo sviluppo di questa realtà. Noi avremo lunedì prossimo i primi 20 laureati ma sappiamo già che il numero andrà a raddoppiarsi alla luce delle cinquanta nuove iscrizioni e questo è un grande riscontro per una proclamazione in piazza che quest’anno sarà ancora più bella».


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