di Matteo Achilli (foto Simone Corazza)
Una Piazza del Popolo affollata, ieri sera, si è lasciata dondolare dalle note di Brunori Sas. L’artista calabrese, da buon ragioniere, è salito sul palco alle 21.30 in punto e ha preso per mano il pubblico fermano, ma non solo. Tanti i fan arrivati da fuori provincia, ma anche dalla vicina Abruzzo e dall’Umbria, accompagnati in un percorso “surreale”, come lo ha definito lo stesso cantautore.
Pronti, via. Si parte subito con “Al di là dell’amore”, che fa scaldare la voce al pubblico, pronto a scatenarsi con le migliori canzoni dell’artista. In Piazza c’erano tutti, da chi lo ha scoperto grazie all’ultimo Sanremo a chi invece lo segue dagli inizi, quando ad esempio, oltre quindici anni fa si è esibito in una mezza deserta piazza Matteotti a Sant’Elpidio a Mare. «Siete tantissimi, significa che da queste parti abbiamo seminato bene – scherza, dal palco, Brunori – è bellissimo essere qui, sembra di essere nel cortile di casa, con la gente che ti ascolta affacciato al balcone».
Un tempo lungo, in cui Dario Brunori ha fatto strada e macinato successi, arrivando al cuore di tutte le generazioni e raccontando ogni fase della vita. Dal ragazzino di “Guardia ‘82” che strimpella ai falò in spiaggia, fino a “L’ Albero delle Noci” dedicata a sua figlia e che lo ha definitivamente lanciato al cospetto del grande pubblico.
Un percorso fatto di diritti sociali, introspezione, politica, leggerezza e l’immancabile amore, come quello di Simone e Mery arrivati da Teramo per invitare Brunori al loro matrimonio.
Non è mancato poi un momento di commozione, per l’artista, che dal palco ha voluto ricordare ed omaggiare Giuseppe Amabili, tecnico del suono marchigiano, prematuramente scomparso, che lo ha accompagnato in tante tappe del suo tour.
Dopo quasi due ore di spettacolo ed un’altalena di emozioni, dettate dai ritmi delle sue canzoni, da brividi le esibizioni al pianoforte di “Per due che come noi” e “Kurt Cobain”, Brunori si è congedato da Piazza del Popolo con “Arrivederci Tristezza” dopo aver scherzato sui finti bis: «Ormai va di moda sta cosa che dobbiamo andarcene e il pubblico ci richiama sul palco, è diventata una tradizione che bisogna rispettare, non come prima quando ci mandavano via e non ci richiamava nessuno».
Scommessa vinta dunque per Fermo, con una piazza viva e locali pieni. Perfetta la macchina organizzativa e dei soccorsi. Stasera il salotto buono della città cambia musica, sul palco salirà Ben Harper.
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