Luciano Magnalbò e Milena Santini: da una ‘fila’ saltata in Comune, una grande amicizia e un libro di successo

CULTURA - 'La stanza della caccia. Racconti e ricordi' (Andrea Livi editore) presentato a S.Elpidio a mare al Castellano Vecchio con 200 persone. Un'antica vicenda umana sotto il segno dell'Antropologia e della Storia dell'Arte. Conclusioni del prof. Stefano Papetti «Sia chiaro: ma io non sono un cacciatore»

Seduti, da sin. Luciano Magnalbò, Milena Santini e Maurizio Verdenelli. In piedi Stefano Papetti

di Maurizio Verdenelli (foto di Emanuela Scattolini)

Tutto accadde nella primavera del 2018 al comune di Porto San Giorgio. «Scusi, avvocato Magnalbò ma lei mi sta passando avanti! rispetti la fila, prego!». Chi l’avrebbe detto che da quel piccolo ‘distinguo’ (davanti all’assessore alla Cultura per un evento eventualmente da promuovere) o meglio da quel preciso ‘altolà’ al celebre Luciano Magnalbò, senatore, avvocato, scrittore, pittore, da parte della 38enne Milena Santini sarebbe nata una profonda vera amicizia. Un’intesa come da padre e figlia o, se volete, sorella minore di quelle che nascono decenni dopo? Da quell’incontro/scontro sangiorgese poi tante mail e il progetto per una nuovo sorprendente risvolto di una storia antica come il mondo: la Caccia come Antropologia.
«E’ stato davvero costruttivo e sorprendente. E non per ultimo grazie ai suggerimenti di Luciano, già meraviglioso padre e nonno, ho saputo ricostruire il rapporto con mio padre. Che ho visto sorridere, essermi poi al fianco in quest’opera con Luciano» dice Milena. Quasi si commuove mentre ricorda ‘Pola’, Fedeltà pura  (immortalata nel libro) sotto spoglie canine. E il marito, premuroso, l’abbraccia: «Non ci ha fermato neppure il Covid» aggiunge lei.
L’opera ha come titolo: ‘La stanza della Caccia. Ricordi e Racconti’ (Andrea Livi, editore, 25 euro) è stata presentata ad una platea ‘selezionata’ di oltre 200 persone a Villa Scoccini sulle alture ‘scorgimondo’ a Castellano Vecchio di Porto San’Elpidio. Drink con i vini Capinera from Morrovalle, ma patron Paolo con l’adorata Cecilia era a Parigi!

Milena Santini e Luciano Magnalbò

Tanti i presenti: tra questi l’ex presidente di Banca Marche, Alfredo Cesarini, e signora, il funzionario internazionale Andrea Angeli, la contessa Romani (bello ed evocativo il suo ricordo di caccia) e tanti compagni “quando l’arte venatoria si esercitava nelle proprie tenute” guidati dall’infallibile fiuto di cani nel mito ‘del bel tempo che fu’.
Al tavolo con Luciano, Milena e il padrone di casa Enrico Scoccini, l’impareggiabile ‘conducator’ Giovanni Martinelli e il number one dei critici marchigiani, Stefano Stefano Papetti ancorché egli si sia definito un “ossimoro” per le note posizioni sulla caccia. Tuttavia il professore, al solito, è stato splendido con la ‘lectio’ sui roccoli di ville e palazzi nobiliari e la storia della pittura riservata alle grandi cacce e cacciatori, cardinali, principi etc.
Tuttavia la caccia è stata forte sostegno fino a poco fa per la sopravvivenza. Lo hanno sottoscritto gli avvocati Giuseppe Sabbatini ed appassionatamente il più giovane collega Paolo Cecchetti (“Pensate un po’, Luciano mi ha coinvolto mentre una sera stavamo lavorando intorno ad alcuni dettati della Cassazione!”).
Intervenuti pure l’editore Andrea Livi, l’avvocato Castellucci e l’avvocato Massimo Raoul Fabrini, anch’egli non cacciatore. Ma che importa? Non fondarono la loro fondamentale amicizia (per l’Italia: cfr Eni) sull’amore per caccia e pesca Ezio Vanoni ed Enrico Mattei? Ha ricordato chi scrive agli astanti. Ma poi da corale professione per l’ambiente e per una storia in nome dell’Antropologia ecco il progetto nuovo editoriale (by Livi): ampliare e riscrivere in nome dei territori che furono nel Belpaese. Quello dei roccoli, ad esempio. Non ci scrisse in uno di questi (dépendance di Villa Perozzi a Montecassiano, Macerata, ora nota come Villa Quiete) una bell’aria musicale, un ‘certo’ Gioachino Rossini?
E dunque: Milena prendi il fucile, meglio ancora il tuo infallibile pc! A Schito, Luciano sta dipingendo la nuova copertina!

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