“Caso Nardi”, pressing sull’ufficio scolastico. Vesprini: «Si cerca una soluzione che non crei disagio alle famiglie»

PORTO SAN GIORGIO - Non sarà semplice trovare una soluzione al problema dellE "classi pollaio" denunciato da un gruppo di genitori, con tanto di lettera aperta e appello alle istituzioni, che hanno iscritto i loro figli alla scuola Nardi nel mese di febbraio. Ed ora si trovano con solo due sezioni pronte a partire e quindi due prime classi molto numerose nel plesso di viale dei Pini. Tanto da spingere la scuola a richiedere, secondo quanto riferito dai genitori stessi, che sette famiglie valutino il trasferimento dei loro figli nel plesso secondario di Borgo Rosselli dove le classi di prima media sono assai meno affollate.

Non sarà semplice trovare una soluzione al problema delle “classi pollaio” denunciato da un gruppo di genitori, con tanto di lettera aperta e appello alle istituzioni, che hanno iscritto i loro figli alla scuola Nardi nel mese di febbraio. Ed ora si trovano con solo due sezioni pronte a partire e quindi due prime classi molto numerose nel plesso di viale dei Pini dove arriveranno in 61. Tanto da spingere la scuola a richiedere, secondo quanto riferito dai genitori stessi, che sette famiglie valutino il trasferimento dei loro figli nel plesso secondario di Borgo Rosselli dove le classi di prima media sono assai meno affollate. Molti genitori, però, non ci stanno. A determinare questo incremento di iscrizioni pare un nutrito gruppo di ragazzini che sono arrivati dalle zone di Lido di Fermo e Lido Tre Archi, quindi fuori Comune. A scendere in campo ora anche la politica. Il sindaco Valerio Vesprini sta seguendo da vicino la vicenda e si è già mosso con l’Ufficio scolastico regionale «per trovare una soluzione che non comporti disagio ai genitori ed i ragazzi e sia quanto più rispettosa del loro diritto allo studio».

Così il primo cittadino che ha avviato un confronto con i vertici dell’Usr, pur consapevole che i tempi per intervenire siano realisticamente stretti. Nei prossimi giorni se ne saprà qualcosa di più, ma resta il malcontento diffuso tra i genitori che si sono letteralmente trovati spiazzati da quanto accaduto a due mesi dall’inizio delle lezioni. Preoccupazioni espresse anche dal capogruppo in Consiglio del Pd, Nicola Loira. «Leggo con sconcerto la eventualità che nel nostro Isc Nardi possano essere formate classi di prima media in sovrannumero di alunni. Legittima e comprensibile la preoccupazione dei genitori che chiedono ambienti di apprendimento dignitosi ed un numero di alunni per classe tale non compromettere il diritto all’istruzione. Sono certo che il Dirigente scolastico e l’Ufficio scolastico regionale sappiano trovare il modo e le condizioni migliori per continuare a garantire quella qualità della didattica da sempre caratteristica distintiva dell’Isc Nardi. Si torni ad investire sul personale scolastico, abbiamo bisogno di cittadini consapevoli a cui affidare il futuro» scrive quest’ultimo in post. Sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Cencetti «La preoccupazione dei genitori è più che legittima. Ambienti educativi adeguati, classi con un numero equilibrato di alunni e una didattica personalizzata non sono un lusso, ma un diritto. Il diritto all’istruzione è il fondamento su cui si costruisce la nostra democrazia. Voglio però esprimere piena fiducia nel Dirigente Scolastico dell’Isc Nardi, persona competente, attenta e determinata, che – ne sono certo – si sta già adoperando con ogni mezzo per affrontare questa criticità. La questione è ora in mano all’Ufficio Regionale, cui rivolgiamo un appello costruttivo affinché agisca con tempestività e lungimiranza».

S.R.


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