Emiliano Carnevali candidato con “I Marchigiani”: «Competenze vere e territori uniti»

ELEZIONI - Per il candidato, fondamentale è «rafforzare la sinergia tra tutte le amministrazioni delle aree interne. Solo facendo rete possiamo valorizzare le risorse, migliorare i servizi e portare la voce dell’entroterra dentro le scelte regionali. Serve una cabina di regia politica capace di fare sistema, superando campanilismi e logiche isolate. Nel mio lavoro di avvocato ho imparato a prendermi cura degli altri. Ecco perché oggi parlo di una politica che sappia ascoltare e proteggere chi è più esposto, chi rischia di restare indietro. Le fragilità non sono un tema di nicchia: sono una questione centrale per la giustizia e la coesione sociale»

Emiliano Carnevali

«Dalle montagne al mare, con cura e tenacia: la sfida è esserci». Con questo messaggio, Emiliano Carnevali ufficializza la sua candidatura con la lista “I Marchigiani”, a sostegno del presidente Francesco Acquaroli. «Una candidatura che nasce all’interno di un progetto autenticamente civico e riformatore, imperniato su amministratori locali con esperienze vere e competenze concrete, capaci di affrontare i problemi con spirito pratico e visione lunga».

«Questa lista è composta da persone che – rimarca Carnevali – hanno amministrato davvero, che conoscono i territori, che ogni giorno si confrontano con i bisogni reali delle comunità. Non ci sono professionisti della politica: ci sono sindaci, assessori, consiglieri, persone di sostanza».

Fondamentale, per Carnevali, è anche «rafforzare la sinergia tra tutte le amministrazioni delle aree interne. Solo facendo rete possiamo valorizzare le risorse, migliorare i servizi e portare la voce dell’entroterra dentro le scelte regionali. Serve una cabina di regia politica capace di fare sistema, superando campanilismi e logiche isolate. Nel mio lavoro di avvocato ho imparato a prendermi cura degli altri. Ecco perché oggi parlo di una politica che sappia ascoltare e proteggere chi è più esposto, chi rischia di restare indietro. Le fragilità non sono un tema di nicchia: sono una questione centrale per la giustizia e la coesione sociale».

Tra i punti chiave della sua visione c’è la pari dignità territoriale: «Serve una politica che tenga insieme costa, colline e aree interne, senza squilibri, senza figli e figliastri. Dobbiamo avvicinare i territori, non dividerli».

In questa prospettiva si inserisce l’asse monti-mare costruito insieme al sindaco Paolo Calcinaro, un’alleanza tra esperienze amministrative che unisce visioni complementari e territori diversi. «Siamo convinti che la Regione debba ripartire dalle competenze, dalla concretezza e da una rete di amministratori che sanno come si gestisce la cosa pubblica. Basta promesse vuote: servono mani che sanno lavorare».

L’unico avversario dichiarato è l’astensionismo: «Non siamo qui per alimentare lo scontro tra partiti, ma per dare un’alternativa credibile a chi oggi non vota più. Vogliamo riconquistare la fiducia delle persone con proposte serie, con il lavoro, con la coerenza».

A chiusura, un richiamo forte all’identità marchigiana: «Siamo marchigiani: “tignosi”, laboriosi, concreti. Non ci spaventano le salite, sappiamo dove vogliamo andare. E oggi, più che mai, è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al servizio della nostra comunità».

(spazio elettorale a pagamento)


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