«“Parallelamente alla soddisfazione di veder nascere e crescere un nuovo ospedale nel territorio cittadino, l’altro importante tema è quello della destinazione dell’attuale Murri.” Iniziava così il documento firmato da tutti i gruppi di maggioranza (incluso La Città che Vogliamo, a firma del consigliere Pascucci) e presentato in data 4 febbraio 2025 in Commissione Sanità, come incipit per aprire una discussione costruttiva e condivisa sul destino del Murri tra maggioranza e opposizione. Le Commissioni sono l’organismo e il luogo dove maggioranza e opposizione dovrebbero presentare idee, progetti e discuterne insieme con un solo fine: fare il bene della città e rispettare il compito per cui i cittadini ci hanno eletto. Ma probabilmente questo scopo diventa secondario quando si è in campagna elettorale». Inizia così la nota dei consiglieri di maggioranza (Piazza Pulita), Luciana Mariani e Luigi Acito. Una replica, sostanzialmente, al gruppo di opposizione La Città che Vogliamo che da ultimo ha affrontato la questione con il suo consigliere Savino Febi.
«Durante lo svolgimento delle commissioni generalmente non è prevista la presenza della stampa, con scarsa risonanza mediatica e forse ecco perché dal quel 4 febbraio, non è pervenuta nessuna ulteriore proposta o è stata chiesta la convocazione di un’ulteriore commissione per discuterne insieme, fino all’ultimo recente consiglio e ai recenti articoli pubblicati da chi ha condiviso e sottoscritto il documento allora! Il sindaco Calcinaro aveva ancor prima posto pubblicamente l’attenzione sul tema, nel primo consiglio comunale dell’anno in corso, ma evidentemente era troppo lontano dai comizi elettorali per attrare l’attenzione. Quando l’argomento o il momento non sono interessanti per essere strumentalizzati, allora a questa maggioranza viene detto di essere troppo precipitosa, quando serve invece a screditarla, allora viene detto che avremmo dovuto pensarci prima. Il documento continuava con una sollecitazione all’Ast e agli organi regionali (assessorato alla Sanità, Edilizia Sanitaria, etc…), a renderci edotti sui lori piani, proprio per costruire successivi tavoli politici e tecnici e iniziare a coinvolgere la cittadinanza. Il documento era un disegno concreto, pragmatico e al tempo stesso flessibile nelle modalità e tempistiche. Conteneva molte e diversificate proposte dalle strutture sanitarie territoriali, agli istituti scolastici, agli enti pubblici, etc… ed era stato sottoscritto anche da chi oggi propone cose già allora scritte (e forse non lette allora!): spostamento dei servizi dell’Inrca che non dovessero trovare una sistemazione nel nuovo ospedale , strutture sanitarie territoriali, eventuale spostamento degli uffici della Provincia, Motorizzazione Civile, poli scolastici, etc…Si rimane quindi delusi e rattristati nel vedere perpetuarsi una modalità disfattista e screditante da una parte politica, a cui consigliamo di trasformare l’immobilismo in progetti dinamici, concreti e che soprattuto tengano in considerazione il parere della popolazione…prendete esempio dal nostro sindaco che avete sostenuto fino ad oggi anche quando avete firmato il documento con tante proposte sulla futura destinazione del Murri».
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