Confindustria Fermo, Maurizio Natali confermato presidente della sezione sanità

LA SEZIONE si è riunita, coordinata dal direttore di Confindustria Fermo Giuseppe Tosi, e ha votato all’unanimità il presidente, che guiderà la sezione per i prossimi due anni: «Tante sfide, dal payback all’accreditamento: noi al fianco del cittadino»

Squadra che vince non si cambia. L’avvocato Maurizio Natali è stato confermato alla presidenza della sezione Sanità di Confindustria Fermo.
La sezione si è riunita, coordinata dal direttore di Confindustria Fermo Giuseppe Tosi, e ha votato all’unanimità il presidente, che guiderà la sezione per i prossimi due anni.

«È stata una riunione molto interessante. La sezione Sanità è una novità per noi e rappresenta una realtà in grande crescita che ha bisogno di servizi e soprattutto di squadra. Su questo stiamo lavorando per ampliarla, diventando sempre più territoriali. Garantire la risposta sanitaria alla popolazione è la sfida che impresa e politica non possono perdere» sottolinea Fabrizio Luciani, presidente di Confindustria Fermo.
Natali, dopo due anni di presidenza, si è presentato ai suoi associati più impegnato del primo giorno. «Abbiamo di fronte a noi una strada complessa e stimolante. Le norme cambiano spesso, troppo spesso, mentre l’impresa ha bisogno di regole certe e stabili. Penso al decreto concorrenza che ha temi complicati di attuazione e poi c’è il payback su dispositivi medici e farmaci che mette a rischio i conti delle imprese» spiega Natali.
Il presidente della sezione Sanità si è anche incontrato con i vertici della Regione Marche: «Abbiamo condiviso delle priorità, lo abbiamo fatto grazie alla mediazione di Roberto Cardinali, presidente di Confindustria Marche che ha redatto insieme con le varie territoriali i punti programmatici prioritari per il rafforzamento dell’economia marchigiana e il mantenimento dell’equilibrio di bilancio della Regione».
La sezione Sanità prosegue quindi il suo percorso di sviluppo, aperta alle varie realtà, che rappresentano servizi diversi tra loro. «Quello che ci tengo a ribadire – conclude Natali – è che la sanità privata, attraverso prestazioni specialistiche e diagnostiche, ma anche di ricovero e cura, ha come primo obiettivo quello di soddisfare i bisogni di assistenza dei cittadini e si è pronti a collaborare, secondo un modello integrativo e non competitivo, per ridurre le liste d’attesa e supportare il sistema pubblico».


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