FERMO – In meno di venti ore la Fermana è ripartita di slancio con la prima mossa ufficiale che ha portato alla scelta del direttore sportivo Sergio Filipponi, ascolano ma ormai perugino d’adozione, ex grande bomber dei campionati dilettantistici (dove ha scritto un’epoca con la maglia della Sangiustese guidata dal fermano Peppe Malloni ma anche con l’Urbisaglia di mister Flavio Destro) che da direttore sportivo ha guidato per cinque anni il settore giovanile del Perugia prime di diverse esperienze umbre in D con Cannara e Tiferno solo per citarne alcune prima della svolta a Campobasso.
In D subentra, rivoluzione la squadra e conquista la promozione in C dove rimane nei sei mesi successivi. Insomma l’esperienza non manca come l’entusiasmo che percepiamo nitidamente nelle sue parole quando lo contattiamo telefonicamente.
Direttore, partiamo dall’inizio: quando è arrivata la chiamata della Fermana e chi l’ha contattata per offrirgli il ruolo da ds canarino?
«Devo dire la verità, un po’ come avvenuto a Campobasso è stata una chiamata inaspettata. E’ arrivata la telefonata in vivavoce di Gianfilippo Simoni e Marino Marini martedì scorso ed io ho detto “perché no?”. La Fermana per me è un top club che non c’entra nulla con l’Eccellenza. Sono venuti a Perugia mercoledì e abbiamo parlato: non era scontata questa cosa in questo mondo del calcio, che un presidente e il consulente venissero a Perugia a parlare di persona con me. Un grande gesto, al di la di come andrà e mi auguro ovviamente bene. Mi hanno chiesto di firmare e ieri mattina c’è stato l’ok. Io non avevo rapporti diretti e quindi mi hanno parlato di una stagione dove si azzererà tutto e c’è da ricostruire tutto. C’è da rifare tutta la squadra ma non è un problema, ho cambiato 15 giocatori a Campobasso il primo anno appena arrivato e 20 il secondo appena promossi in C. Non ho problemi o timori particolari nel fare questo».
Cosa l’ha convinta ad accettare la Fermana che sta ripartendo indubbiamente in riardo e dopo due retrocessioni di fila?
«Parliamo di Fermana,. Una società top, mi viene la pelle d’oca a parlare di Fermana. Sarà motivo di orgoglio ritornare in quei campi dove ho giocato tanti anni in Eccellenza e in cui ricordo grandi battaglie e una voglia di calcio infinita. Il nostro obiettivo è quello di vincere più partite possibili e arrivare più in alto possibile, sarà un anno di ricostruzione. Vogliamo ritornare in alto con la Fermana e io sono qui per farlo insieme. La società ha detto che l’obiettivo è quello di ricostruire e abbiamo l’obbligo di fare il massimo ma, come hanno confermato, la serietà al primo posto e c’è la credibilità prima di tutto».
Avrà letto sicuramente della posizione presa dai tifosi di non entrare nelle gare interne allo stadio. Cosa ci sarà da fare per convincerli della bontà del progetto?
«I tifosi contestano quando hanno motivi per farlo ma sono convinto che noi dobbiamo portarli dalla nostra parte con l’esempio, con il lavoro e con la voglia. Bisogna ovviamente vincere le partite ed è questa la base. La gente non è stupida, riconosce questo. Io posso fare errori come tutti ma devo farne meno possibili, sulla mia serietà è la storia che parla e dice che ho sbagliato poco in questi tre anni passati, molto poco. Ho grande entusiasmo e la voglia di mettermi in gioco. Il mio obiettivo sarebbe entrare nella storia della Fermana e lavorerò per questo».
Poco dopo la nostra intervista è arrivata anche l’ufficialità del nome del nuovo tecnico con la Fermana ha ha ufficializzato Augusto Gentilini, proprio come ci aveva accennato Filipponi sarebbe stato «un profilo importantissimo e un allenatore molto importante che ha sempre lavorato sopra l’Eccellenza». Effettivamente l’esperienza non manca con l’ultima vota in panchina nella stagione 2022-2023 in C con la Triestina. In precedenza ha ricoperto il ruolo di allenatore della Rappresentativa Serie D e ha guidato club come Ancona, L’Aquila, Avellino, Giulianova, Vittoria e RC Angolana, tutti militanti tra la Serie C1 e la Serie D oltre a questo anche l’esperienza in Serie B come vice allenatore di Vicenza e Brescia. A questo si aggiunge una lunga esperienza con le Rappresentative Dilettanti oltre a quella all’estero dal 2019 al 2021 come allenatore del China Football College di Qinhuangdao. Ora l’appuntamento per il primo incontro ufficiale è sabato mattina alla conferenza stampa di presentazione al Bruno Recchioni.
Roberto Cruciani
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