L’addio a Giacomo e al suo grande cuore: «Il suo entusiasmo un’ispirazione per tutti»

SANT'ELPIDIO A MARE - La tragedia quasi 20 anni dopo, un destino comune all'amico fraterno Mattia, che perse la vita in scooter

di Pierpaolo Pierleoni

Un dolore che attraversa diverse città, associazioni, tocca una moltitudine di persone, tante quante avevano conosciuto Giacomo Diomedi, lo avevano apprezzato per il sorriso e la presenza discreta, l’entusiasmo di un ragazzo dai mille interessi. Giacomo nella divisa arancione della Croce Verde, Giacomo amante della montagna e collaboratore Cai, Giacomo lavoratore da NeroGiardini, Giacomo e i tanti amici tra Bivio Cascinare, dove è cresciuto, Civitanova e dintorni. 

Giacomo Diomedi ad una delle edizioni della pedalata Ricordando Mattia, l’iniziativa in memoria dell’amico scomparso nel 2006

Ieri sera il Consiglio comunale di Sant’Elpidio a Mare si è aperto con un minuto di raccoglimento in memoria del 34enne morto per il tragico impatto con un’auto lungo la Mezzina, con un messaggio di cordoglio espresso dal presidente Simone Trasarti e dal sindaco Gionata Calcinari. I funerali nella chiesa di Bivio Cascinare. La stessa dove quasi 20 anni fa si celebrarono le esequie di Mattia Petrini, morto ad appena 15 anni per un terribile impatto in scooter. In tanti a Bivio Cascinare, ieri, hanno riavvolto il nastro a quel momento, ripensando al destino beffardo che a distanza di tanto tempo ha riservato la stessa fine all’amico fraterno. Diomedi, all’epoca, rimase gravemente ferito, ma si riprese. E’ cresciuto, è diventato un adulto, forse proprio quell’esperienza lacerante lo ha reso la persona curiosa, generosa e sensibile che in tanti hanno apprezzato, lo ha spinto a dedicarsi agli altri ed impegnarsi nel mondo del volontariato. A Mattia per diversi anni la comunità elpidiense ha dedicato una partecipatissima pedalata in bici per ricordare lo sfortunato giovane, a cui Giacomo era sempre presente.

Tra gli innumerevoli messaggi commossi anche quello del Cai Fermo. Il 34enne elpidiense, tra le tante passioni, coltivava quella per la montagna. «La sua dedizione, il suo entusiasmo e la sua instancabile attività erano una fonte d’ispirazione per tutti noi – scrive il Cai Fermo ricordando uno dei suoi soci più attivi e impegnati – Sempre pronto a mettersi in gioco, a proporre nuove idee e a contribuire con il suo prezioso impegno. La sua assenza si farà sentire profondamente, non solo per il suo contributo pratico, ma anche per la sua personalità solare e generosa, capace di creare legami e infondere positività».

 

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