Il parapendio di Felix Baumgartner
di Alessandro Luzi
Via libera della procura di Fermo alla perizia sul velivolo di Felix Baumgartner che indaga per omicidio colposo contro ignoti. Il procuratore Raffaele Iannella ha affidato l’incarico dell’esame a Marco Rech, presidente dell’associazione delle scuole e degli istruttori di volo. La perizia inizierà la prossima settimana e servirà a stabilire se il pomeriggio di giovedì scorso, il 56enne è caduto a causa di un guasto al parapendio o se si è trattato di un errore umano. Sembrerebbe che il mezzo è precipitato con un movimento a spirale. Il tecnico ora ha 60 giorni di tempo per svolgere gli esami.
Intanto continua a rimanere al vaglio degli inquirenti l’ipotesi di un malore in volo che avrebbe fatto perdere i sensi al noto base jumper. Sarebbe tramontata invece l’idea di un arresto cardiaco mentre era sul velivolo. Il midollo spezzato lascia pensare agli inquirenti che per Baumgartner sia stato fatale l’impatto a terra. E’ quanto emerso dall’autopsia svolta martedì mattina all’ospedale di Fermo dal medico legale Antonio Marcelli. All’esame autoptico era presente anche il consulente della compagna del 56enne Adriano Tagliabracci, assistita dall’avvocato Renzo Interlenghi.
Erano circa le 16 di giovedì scorso quando il 56enne è precipitato nel camping Le Mimose a Porto Sant’Elpidio. Sul posto si sono precipitati 118, vigili del fuoco e carabinieri ma per il paracadutista non c’era ormai più nulla da fare. Al vaglio degli inquirenti anche le immagini della telecamera utilizzata dal 56enne durante i voli su cui la procura sta svolgendo una copia forense. Proseguono dunque le indagini sulla tragica morte del paracadutista austriaco. Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi sulle cause della morte.
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