Un pedone cerca di attraversare il sottopasso di via Oberdan invaso dall’acqua (Porto San Giorgio)
di redazione CF (contributi di Silvia Ilari, Cristiano Ninonà, Matteo Achilli, Simone Corazza, Roberto Cruciani)
Fragile, indifeso, vulnerabile ad ogni evento meteorologico. Figuriamoci quando si trova a dover fronteggiare e parare il colpo (invano) di una bomba d’acqua come di oggi pomeriggio. Il Fermano ancora una volta paga pegno dinanzi all’acquazzone che oggi pomeriggio ha investito tutta la provincia, dalla zona montana prima, alla costa poi. E, per una triste storia che si ripete, con corsi e ricorsi meteo sì storici ma anche incancreniti, giù con ponti e sottopassi che si allagano, strade che si tramutano, nolenti, in torrenti, smottamenti ad invaderle e a coprirle di fango e melma, alberi che cadono.
Un mix letale di fattori ed elementi che ancora una volta hanno mandato in tilt la tenuta strutturale di un territorio che si riscopre a dir poco vulnerabile. E c’è da ringraziare il cielo (no, stavolta non è solo un modo di dire) che la pioggia scrosciante è durata relativamente poco. Una mezz’ora di acquazzone e poi di nuovo un timido sole a far capolino tra i nuvoloni grigi.
Ma le ferite infrastrutturali e ambientali, per un territorio ormai anacronistico e surreale sul fronte della tenuta infrastrutturale e ambientale, restano, così come, unica nota positiva in una triste storia fermana, restano l’impegno e la tempestività dei vigili del fuoco e della macchina dei soccorsi nel fronteggiare ogni sos o segnalazione. Gli uomini del 115 infatti sono impegnati a mettere in sicurezza strade e ponti allagati, pattugliati dalle polizie locali per evitare che qualche automobilista improvvido possa rimanervi impantanato.
Tombini che strabordano in via Visconti d’Oleggio, a Fermo
«A causa del violento acquazzone abbattutosi sul Fermano oggi pomeriggio, acqua piovana – fanno sapere dall’azienda sanitaria fermana – si è riversata all’interno dell’area del Pronto Soccorso dell’ospedale Murri di Fermo. La situazione è stata comunque subito presa in carico dai tecnici e dai Vigili del Fuoco ed ora è totalmente sotto controllo. Si ringraziano operatori sanitari e non del Pronto Soccorso e di tutto l’ospedale, i tecnici stessi e certamente il personale del 115 per la tempestività e l’operatività con cui sono intervenuti e si sono adoperati per ristabilire una situazione di normalità».
«Non è stata una pioggia qualsiasi poiché è caduta tanta ma tanta acqua e dopo tutto questo caldo guardate cosa può succedere – ha scritto il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro postando la foto un cedimento della sede stradale in via Bellesi (guarda nella gallery) – fate attenzione al transito per favore».
«A seguito delle forti piogge di questo pomeriggio Protezione Civile e Polizia Locale sono intervenute per gestire e monitorare la situazione. Invito tutti a prestare attenzione e prudenza» la raccomandazione del sindaco di Porto Sant’Elpidio, Massimiliano Ciarpella.
Il sottopasso di via Oberdan (Porto San Giorgio)
Foto del sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro (via Bellesi)
Albero caduto in viale Corridoni, a Fermo (foto Fabio Bordò)
Il sottopasso pedonale della stazione di Porto San Giorgio
Fermo, parcheggio in zona Cappuccini
Strada a Caldarette d’Ete
Strada a Caldarette d’Ete
Strada direzione Montottone
Strada interrotta da Frana a Grottazzolina verso Valdete
Il sottopasso di via Marche, a Porto San Giorgio
Il sottopasso in via Genova, a Porto San Giorgio
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