Con Tau alla Cuma di Monte Rinaldo va in scena “Metamorfosi”

TEATRO - Appuntamento con Metamorfosi, tratto dal poema di Ovidio, a cura dei performer e musicisti Munedaiko con Nina Pons (voce recitante) e la regia di Andrea Baracco, il 3 agosto, alle 19, a Monte Rinaldo (Area Archeologica La Cuma) nell’ambito del Tau/Teatri Antichi Uniti, storica rassegna che offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico delle Marche per la spettacolarizzazione restituendoli a un ampio uso su iniziativa di AMAT con Regione Marche e 17 Comuni del territorio marchigiano.

(foto allegata al comunicato di Tau)

Appuntamento con Metamorfosi, tratto dal poema di Ovidio, a cura dei performer e musicisti Munedaiko con Nina Pons (voce recitante) e la regia di Andrea Baracco, il 3 agosto, alle 19, a Monte Rinaldo (Area Archeologica La Cuma) nell’ambito del Tau/Teatri Antichi Uniti, storica rassegna che offre l’opportunità di fruire i luoghi di interesse archeologico delle Marche per la spettacolarizzazione restituendoli a un ampio uso su iniziativa di Amat con Regione Marche e 17 Comuni del territorio marchigiano.

L’allestimento per eludere la complessità delle tematiche e della lingua del poema, propone una sorta di concerto di musica, corpo e parola che possa restituire la potenza visiva e sonora di cui il testo di Ovidio è ancora oggi sorprendentemente portatore. Danzatori, musicisti e voce recitante avranno il compito di condurre lo spettatore in quei luoghi di transizione e di visionarietà descritti nelle precedenti righe. La scelta di coinvolgere nel progetto Metamorfosi, un regista come Andrea Baracco, che fonda parte del suo percorso di studio e lavoro sulla riproposizione dei classici nel contemporaneo; dei Munedaiko, un ensemble che ha nelle percussioni l’origine della propria ricerca performativa e di una giovane attrice come Nina Pons, nasce proprio dall’esigenza di costituire una lingua teatrale che sia pertinente, specifica e originale. I musicisti di Munedaiko sono Mugen YahiroNaomitsu YahiroTokinari Yahiro, la produzione dello spettacolo è di Cardellino srl.

 

«Le Metamorfosi di Ovidio, un testo classico di incredibile contemporaneità – scrive la compagnia nelle note allo spettacolo -, è una grandiosa rappresentazione del carattere instabile, precario e illusorio della realtà dove una definizione univoca, della natura, della vita, dell’uomo risulta essere non solo antistorica ma addirittura impossibile. Il mondo, l’umano, va al di là della compattezza e dell’univocità, ma trova la sua essenza più profonda e specifica nell’ambiguo, nel non risolto, nell’ibrido, in definitiva nella complessità. Ovidio, compone un canto senza interruzione delle favole antiche, dove le storie nascono l’una dall’altra, si intrecciano e riaffiorano velocissime. Una sorta di enciclopedia in movimento dei racconti più famosi dell’antichità. Dove, e risiede proprio qui il suo tratto universale che gli ha consentito di parlare lungo le epoche, si concentrano tutte le passioni e le infelicità che regnano nel mondo degli esseri umani. Siamo convinti che le Metamorfosi siano in primo luogo un grande spettacolo, un poema di meraviglia e stupore. Abbiamo quindi deciso di concentrare la nostra attenzione su alcune delle storie che più di altre ci appaiono emblematiche per temi e significati. La prima, L’Origine, in cui si descrive, in una sintesi abbagliante, l’inizio, prima che ci fossero le “cose”, in cui la natura mostrava ovunque un volto uniforme, nient’altro che una massa senza forma e confusa, un peso inerte, in una parola il Caos. La seconda, l’amore di Apollo per Dafne, qui ci troviamo nell’universo dell’eros più incontrollabile che sfocia nella violenza. La terza, Fetonte, è sostanzialmente la storia di un clamoroso disastro aereo causato dal folle ardire del giovane che compie il volo. Restituire scenicamente il poema di Ovidio è una sfida vertiginosa che in primo luogo pretende la scelta di una lingua teatrale e performativa che consenta di raccontare questo mondo pirotecnico, cinetico, che fa della trasformazione, è forse più giusto dire della trasfigurazione, la sua prima e fondante ragione d’essere».

Informazioni e prevendite presso Amat e biglietterie circuito vivaticket; biglietteria presso Area Archeologica La Cuma di Monte Rinaldo 338 2812334 il giorno di spettacolo dalle ore 17. Inizio spettacolo ore 19.


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