Balneari, l’allarme di Caranfa e Iommi (Cna): «Lo stallo blocca gli investimenti, rischio effetto boomerang sul turismo»

COSTA - Settembre 2027 rappresenta la scadenza per le attuali concessioni balneari, con l’obbligo per i Comuni di avviare le gare entro marzo dello stesso anno. Ma oltre all’attesa per il decreto ministeriale sugli indennizzi, è l’incertezza generale che sta penalizzando il settore

Settembre 2027 rappresenta la scadenza per le attuali concessioni balneari, con l’obbligo per i Comuni di avviare le gare entro marzo dello stesso anno. Ma oltre all’attesa per il decreto ministeriale sugli indennizzi, è l’incertezza generale che sta penalizzando il settore.

«Il comparto balneare vive da tempo una fase di stallo – dichiara Carlo Iommi, presidente di Cna Turismo e Commercio Fermo – causata da un quadro normativo ancora incompleto e dalla prospettiva delle future aste. Questo clima di incertezza ha di fatto congelato ogni forma di investimento: manutenzioni, ammodernamenti e rinnovamento delle strutture sono stati messi in stand-by. A farne le spese è la qualità dell’offerta turistica, con un potenziale impatto negativo sull’intera economia costiera». Per Cna Fermo è fondamentale sviluppare azioni relative al tema strutturale della sostenibilità economica del settore: tra queste, c’è senza dubbio la conferma del riconoscimento degli investimenti effettuati dalle attuali imprese balneari, che tiene conto del valore apportato al turismo nazionale da 30 mila piccole imprese del settore. 

Il direttore Andrea Caranfa

 

«L’assenza di investimenti non è solo un danno per gli operatori, ma rischia di riflettersi sull’attrattività del territorio” è la precisazione del direttore generale Cna Fermo Andrea Caranfa. Che prosegue: «Le imprese hanno bisogno di certezze per pianificare, è necessario avere una prospettiva che permetta di guardare oltre il 2027. Per questo, riteniamo fondamentale un dialogo costruttivo con le amministrazioni comunali dei comuni costieri, che come CNA abbiamo già proficuamente avviato, con l’obiettivo di evitare disomogeneità nelle procedure e garantire regole eque per tutti, lavorare insieme a un modello equilibrato che concili il diritto-dovere del pubblico a indire le gare con l’interesse legittimo dei concessionari a veder riconosciuto il valore delle proprie attività e degli investimenti realizzati».

Il presidente di Cna Turismo e Commercio, Carlo Iommi

«È importante che i Comuni si muovano in maniera coordinata – aggiunge Iommiper non creare squilibri tra territori confinanti o tensioni tra gli stessi operatori. Ci sono scelte tecniche che vanno affrontate con attenzione e il supporto di professionisti esperti può fare la differenza».

Tra i passaggi obbligati, l’adeguamento dei Piani di Spiaggia al Gizc – Gestione Integrata delle Zone Costiere – condizione indispensabile per rendere validi i futuri bandi. “Il tempo a disposizione va usato bene – conclude Caranfae questo significa anche costruire per tempo gli strumenti urbanistici e tecnici necessari. Le gare saranno inevitabili, ma affrontarle preparati può fare la differenza per tutelare le imprese e dare futuro al nostro sistema turistico»

 


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