Da Accorsi ad Argentero, da Guanciale agli Stomp: ecco la ricca programmazione della nuova stagione del teatro dell’Aquila

FERMO - 31 serate di spettacolo, 13 titoli da ottobre 2025 ad aprile 2026 per la nuova stagione del Teatro dell’Aquila di Fermo – realizzata dal Comune di Fermo con l’AMAT e il contributo di Regione Marche e MiC – che con rinnovato entusiasmo è pronta ad accogliere un ricco viaggio tra le molteplici espressioni dello spettacolo dal vivo. A presentarla, questa mattina, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, l'assessore alla Cultura, Micol Lanzidei e il direttore Amat, Gilberto Santini.

di Roberto Cruciani

31 serate di spettacolo, 13 titoli da ottobre 2025 ad aprile 2026 per la nuova stagione del Teatro dell’Aquila di Fermo, realizzata dal Comune di Fermo con l’Amat e il contributo di Regione Marche e MiC. A presentarla, questa mattina, il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, l’assessore alla Cultura, Micol Lanzidei e il direttore Amat, Gilberto Santini.

Onori di casa appunto da parte del primo cittadino Paolo Calcinaro: «Il Teatro dell’Aquila è stato rimesso in questi anni al centro della vita della città, un motore di sviluppo economico e sociale. Il mio grazie sincero va a Micol Lanzidei e a Gilberto Santini per aver messo insieme un’altra stagione importante. In particolare a Micol che ci ha sempre messo grandissima passione come il mio grazie enorme va a tutti coloro che rendono possibili grandi spettacoli, tutti coloro che in teatro operano in ogni singolo aspetto in maniera costante e quotidiana».

Emozionata e soddisfatta anche e soprattutto dei numeri che il teatro porta con sé è proprio l’assessore Micol Lanzidei: «Grazie per le parole del sindaco e per il suo sostegno che c’è sempre stato e ci ha dato grande fiducia. Il nostro è un teatro “condominiale” che nasce non dalla volontà dei potenti ma da quella della comunità, per essere il centro di incontro ma anche di aggregazione e crescita. Ho iniziato il mio percorso in pandemia e dunque con il teatro chiuso. In tutti questi anni è stato fatto un lavoro enorme, passo dopo passo, per farlo tornare al centro della vita della città. Un palcoscenico in cui la gente si ritrova, grazie anche a tutte le scuole e alle associazioni che ne usufruiscono. Abbiamo capito quanto il teatro non dovesse essere un lusso ma una necessità, a disposizione di tutti. I numeri in questo senso non mentono mai. Da gennaio a dicembre 2024 il Teatro è stato aperto per 108 spettacoli mentre da gennaio-giugno 2025 per 78 spettacoli, una crescita del 70% rispetto all’anno scorso. Nel 2024 il teatro è stato aperto in totale 262 volte, praticamente ogni giorno considerando i due mesi di chiusura estiva. Con Gilberto (Santini, ndr) ed Amat c’è un rapporto nato all’inizio della mia esperienza, con lui la condivisione è stata massima e la scelta degli spettacoli, quest’anno molto variegata nel genere, è assolutamente e pienamente condivisa».

E non può che essere d’accordo un sorridente direttore Amat, Gilberto Santini, che ha presentato nel dettaglio il programma degli spettacoli: «Parliamo di un teatro che si è messo in ascolto della città. Nel periodo post covid ci inventammo addirittura un teatro senza teatro vincendo anche un premio perché il pubblico ci chiedeva di continuare. La stagione prevede 31 sere di teatro, un programma enorme e adatto ad un territorio che abbraccia interamente questo palcoscenico. Mi auguro un bel numero di abbonati, magari intorno ai 1200, ma anche con tanti biglietti singoli che fanno molto bene. Un programma che deve essere sempre a 360 gradi, senza tralasciare il teatro d’arte e popolare. Fuori abbonamento ci sono delle chicche preziose come Lino Guanciale e poi la Radio con Linus, passando per Luca Argentero diretto da Edoardo Leo fino a chiudere con la Carmen portata dal Balletto di Milano».

Tra le opere del programma anche il ritorno della Compagnia della Rancia. «Un piacere e un onore tornare a Fermo – ha sottolineato Sara Maccari – Questo tour arriva nelle Marche ed è un piacere enorme, uno spettacolo grande e impegnativo da portare in scena. Questo anche per le dimensioni e la grandezza, con 21 performer, 10 tecnici per una macchina organizzativa importante».

Apertura di sipario per la stagione in abbonamento dal 24 al 26 ottobre con il celebre regista tedesco Peter Stein che dirige una straordinaria compagnia mettendo in scena Crisi di nervi. Tre atti unici di Anton Čechov e ritorna a uno dei suoi autori di riferimento. Stein – Premio Le Maschere 2024 per la regia – ha scelto L’orso, I danni del tabacco, La domanda di matrimonio e per l’interpretazione Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Sergio Basile, Gianluigi Fogacci, Alessandro Averone, Emilia Scatigno che si alterneranno nelle varie pièce, che lo stesso Čechov non ancora trentenne definiva “scherzi scenici”. L’anatra all’arancia è un classico feuilleton dove i personaggi si muovono algidi ed eleganti su una scacchiera irta di trabocchetti. Dal 14 al 16 novembre il Teatro dell’Aquila ospita l’allestimento diretto da Claudio Greg Gregori con Emilio Solfrizzi e Irene Ferri, una commedia divertente con battute sagaci dove tutto è architettato come una partita a scacchi. Dal 28 al 30 novembre 21 performer danno vita in La febbre del sabato sera il musical della Compagnia della Rancia alle leggendarie hit dei Bee Gees, successi planetari della disco music ma, al tempo stesso, simboli della cultura degli anni Settanta, inni di libertà, coraggio e lotta contro l’emarginazione. La regia di Mauro Simone, che prende spunto dalle inquadrature immersive del film e dall’indimenticabile piano-sequenza con un giovanissimo John Travolta, restituisce a teatro freschezza e attualità alla storia dell’italo-americano Tony Manero che ha segnato una generazione. Ti sposo ma non troppo con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta, che firma anche la regia, dal 5 al 7 dicembre mescola con abilità la leggerezza della commedia con un mood romantico. Già approdato al grande schermo in una felicissima versione cinematografica nel 2014, la pièce arriva sui palcoscenici italiani in una nuova edizione aggiornata al tempo presente, ricca di emozioni e colpi di scena che vede in scena anche Fabio Avaro e Siddhartha Prestinari. Guglielmo Ferro riporta in scena dal 19 al 21 dicembre con Cesare Bocci e Vittoria Belvedere Indovina chi viene a cena, stupenda commedia che fu interpretata (al cinema) dai due mostri sacri Katharine Hepburn e Spencer Tracy. Il tema, quello di un matrimonio misto, allora fece scalpore nell’America di fine anni Sessanta, ma oggi è più che mai di attualità in una società sempre più multietnica. Il soggetto di William Arthur Rose ha quasi mezzo secolo, ma anche grazie all’adattamento di Mario Scaletta si presenta come un testo fresco e attualissimo. Dopo il grande successo di Delirio a due di Eugène Ionesco per la regia di Giorgio Gallione, che in due anni di tournée ha collezionato innumerevoli sold out in tutta Italia, Corrado Nuzzo e Maria Di Biase tornano a teatro in veste di autori e interpreti con Totalmente incompatibili, a Fermo dal 16 al 18 gennaio, uno spettacolo che prende spunto dalla loro vita (anche di coppia) e dall’osservazione curiosa di quella degli altri. Gli inimitabili ballerini-percussionisti-attori-acrobati di Stomp, dopo aver trionfato in tutto il mondo con le loro esibizioni che incarnano il teatro al massimo della sua seduzione ed energia, giungono al Teatro dell’Aquila dal 17 al 19 febbraio. Ogni loro esibizione è un’occasione “da vivere” perché il pubblico con Somp non è un osservatore inerte, ma parte di un’esperienza coinvolgente, che riesce a parlare a ognuno in modo diverso, conquistando le persone più distanti per età, preparazione, passioni. Stomp trova la bellezza e la sua essenza nella realtà quotidiana e grazie alla perizia e alla spontaneità contagiosa dei suoi performer, il disordine, gli oggetti più banali, addirittura i rifiuti divengono fonte di stupore e strumento per creare una musica che porta messaggi ed emozioni positive. Dopo il successo di Giocando con Orlando, Decamerone. Vizi, virtù e passioni di Marco Baliani e di Azul, Stefano Accorsi si immerge dal 31 marzo al 2 aprile in Odissea, nuovo e ambizioso progetto che rilegge teatralmente, con il testo di Emanuele Aldrovandi, il mito di Ulisse. Lo spettacolo non sarà un semplice adattamento scenico ma un vero e proprio viaggio nella psiche, nell’animo e nelle avventure del più umano tra gli eroi omerici. La stagione in abbonamento si avvia alla conclusione dal 17 al 19 aprile con Sabato, domenica e lunedì di Eduardo De Filippo con Teresa Saponangelo e Claudio Di Palma affiancati da una numerosa compagnia. Una tradizionale domenica napoletana, un pranzo tutti insieme, il clima di convivialità è solo apparente, presto emergono incomprensioni che rovinano il pranzo, trasformando la celebre commedia di Eduardo De Filippo quasi in una tragicommedia in cui la famiglia è la vera protagonista. Il regista Luca De Fusco suggerisce che la rilettura di questo capolavoro porti a rimpiangere l’equilibrio perduto, più che l’anticipazione di futuri conflitti, e forse il rimpianto di Eduardo per una famiglia “normale” che non ha mai avuto. 

Arricchiscono la proposta del Teatro dell’Aquila 4 spettacoli fuori abbonamento.

Il 7 ottobre la scena è per Europeana, un susseguirsi di scampoli, brandelli, flash dalla storia europea novecentesca del praghese Patrik Ourednik. Una storia di mille storie, in cui si getta uno straordinario interprete come Lino Guanciale, avvolto dai frammenti musicali del fisarmonicista sloveno Marko Hatlak. Il 1 novembre Linus, direttore artistico di Radio Deejay, presenta Radio Linetti Live, uno spettacolo con Matteo Curti per divertirsi, riflettere ed emozionarsi tra spaccati di vita vera, ricordi personali e aneddoti mai raccontati. Una narrazione scandita dal ritmo delle canzoni che hanno accompagnato la vita del personaggio più amato e autorevole del panorama radiofonico italiano per un tuffo nella storia della musica. Luca Argentero l’8 novembre in È questa la vita che sognavo da bambino? con la regia di Edoardo Leo racconta le storie di tre grandi personaggi dalle vite straordinarie che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina: Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani. La seduzione arriva sulle punte il 14 gennaio con Carmen del Balletto di Milano, liberamente ispirato alla novella di Prosper Mérimée, coreografie Agnese Omodei Salè e Federico Veratti. La musica di Bizet scandisce una vicenda intensa e sensuale, tra Habanera, pas de deux mozzafiato e danze gitane travolgenti; una messinscena avvolgente ed elegante dove tradizione e modernità si incontrano in una visione fedele, carica di forza espressiva.

Nuovi abbonamenti dall’8 ottobre. Informazioni biglietteria del teatro 0734 284295, AMAT 071 2075880.

 

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