«Bambini che giocano per strada, tanti vicini anche di vie limitrofe che non volevano perdersi il momento. In inverno siamo davvero pochi, il 31 luglio da 30 siamo arrivati a 60! Abbiamo tirato fuori i tavoli di casa, aggiungendo sedie e tovaglie all’ultimo momento. È stato bello affacciarsi e chiedere il basilico, un limone dalla pianta del vicino e trovare risposta». A parlare, senza nascondere emozione e soddisfazione, sono alcuni residenti di via Lepanto, a Porto San Giorgio, che proprio giovedì scorso si sono riuniti lungo la via per passare una serata all’insegna dell’amicizia, dei buoni rapporti di vicinato e dello stare insieme. Insomma per riscoprire quel valore aggiunto fatto da rapporti personali, da un contatto diretto tra persone, dalla condivisione di una serata conviviale tutti attorno a un tavolo. Una “ricchezza” che in questi tempi ammantati e subissati dai social, diventa ancor più preziosa. E in via Lepanto lo sanno benissimo e non hanno alcuna intenzione di subire passivamente il lato oscuro della modernizzazione, quello che divide invece di unire.
«È stato bello anche che non ci sono stati gruppi WhatsApp per l’organizzazione, abbiamo suonato il citofono, fa tanto retrò? È stato bello lasciare la porta di casa aperta per consentire al vicino di prendere l’apribottiglie e la forchetta mancante, è stato bello far conoscere vicini che annualmente si salutano distanti e farli sedere insieme. Storia di via Lepanto..storia di vita».
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