Il porto è il cuore pulsante di una città di mare. È lavoro, è identità, è futuro, ma è anche un luogo estremamente delicato, che merita rispetto, cura e visione.
«Il porto turistico di Porto San Giorgio, invece, negli ultimi anni è stato troppo spesso dimenticato, lasciato nell’incuria e nell’indifferenza. E questo, per chi, come me, crede che la politica debba rispondere prima ai problemi reali e concreti della gente e del territorio, è inaccettabile. Se sarò eletto in Consiglio Regionale, sarà mio impegno prioritario riportare decoro, sostenibilità e attenzione proprio sul porto turistico sangiorgese e su chi lo vive ogni giorno: pescatori, operatori, cittadini – dichiara Cencetti – Serve un cambiamento radicale. Subito».
Queste le proposte che Cencetti si impegna a portare in Regione qualora dovesse essere eletto:
«Stop al polistirolo: vietando l’utilizzo delle cassette in polistirolo, sostituendole con quelle in plastica rigida, riutilizzabili e più sostenibili. Controlli sugli scarichi delle imbarcazioni: affinché i reflui non finiscano indisturbati in mare. Retine compostabili: chiedendo formalmente alla Regione di avviare subito la sperimentazione con retine biodegradabili. Tracciabilità dei rifiuti marini: in attesa della piena attivazione della sperimentazione, tutti gli operatori del settore dovranno utilizzare retine di colore differente, così da rendere possibile l’identificazione dei responsabili in caso di abbandono e procedere con sanzioni mirate. Smaltimento frequente delle retine: va imposto l’obbligo di smaltire più spesso, per evitare cumuli maleodoranti e dispersioni in mare. Controlli anche sui pescatori amatoriali: troppi “dilettanti” lasciano bottiglie, scatole di esche e sporcizia ovunque. L’ambiente è di tutti, e tutti devono rispettarlo. Più pulizia e più personale dedicato: il porto turistico di Porto San Giorgio va mantenuto pulito quotidianamente, con un servizio stabile e visibile. Pulizia ciclica degli scogli. Serve un piano operativo costante per la pulizia degli scogli e delle aree limitrofe. Bandiera Blu: un riconoscimento da onorare, non da esibire. La Bandiera Blu non è un trofeo da incorniciare, ma un impegno quotidiano da mantenere con fatti, non solo con propaganda. È un simbolo di qualità ambientale e responsabilità civica. Se ce l’hanno riconosciuta, dobbiamo esserne degni ogni giorno».
«Queste proposte non servono solo a rendere il porto più pulito, sicuro e decoroso: servono a mettere i pescatori nelle condizioni di poter lavorare meglio. Tutelati, rispettati e più sereni, in un contesto che non sia ostile o degradato, ma efficiente, ordinato e sostenibile. Un porto più organizzato e più pulito è un porto dove chi lavora sul mare può farlo con dignità, senza dover combattere ogni giorno con incuria, burocrazia e degrado – conclude Cencetti – tutto questo ricade positivamente anche su di noi cittadini, che ogni giorno mettiamo in tavola il frutto del loro lavoro. Un pescatore che lavora in sicurezza e con serenità ci garantisce un prodotto più sano, più controllato, più tracciabile. Sostenere chi vive e lavora nel porto significa difendere la qualità della nostra alimentazione, la salubrità del nostro mare e il futuro della nostra economia locale. Desidero rivolgere un plauso e un sincero ringraziamento a tutte quelle associazioni, riconosciute e non, che, con spirito volontario e senza alcuno scopo di lucro, si adoperano ogni giorno per ripulire il porto di Porto San Giorgio e le sue aree circostanti dai rifiuti, restituendo dignità a uno spazio che appartiene a tutti. Esistono anche gruppi spontanei, formati da cittadini che non toccano un euro, non hanno sponsor e non cercano visibilità. Operano con passione, dedizione e amore per la nostra terra, mossi solo dal desiderio di rendere più pulito il nostro territorio e di garantire un futuro certo ai nostri figli, ai nostri nipoti e a tutti noi. A Porto San Giorgio, questi volontari puliscono il porto ogni settimana, con costanza, senso civico e spirito di comunità. Il loro impegno silenzioso e concreto rappresenta un esempio luminoso di cittadinanza attiva. A queste realtà, la politica deve garantire ascolto, sostegno e collaborazione. Chi mi conosce sa che non mi piace girare intorno ai problemi. Io li affronto, li studio e li porto dove si decide davvero: nelle istituzioni. Questo è il mio impegno per il porto turistico di Porto San Giorgio e per tutto il nostro territorio. Un impegno che parte dal basso, ascolta la gente e arriva dritto in Regione. Perché la politica vera è quella che risolve, non quella che fa finta di non vedere. E io ci metto la faccia. Sempre».
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