«No alle polemiche e alle strumentalizzazioni elettorali sulla ricostruzione». Questo il messaggio affidato alla stampa dai sindaci dei Comuni di Belmonte Piceno, Ivano Bascioni; Falerone, Armando Altini; Monsampietro Morico, Andrea Claudi; Montappone, Amerino Clementi; Montefalcone Appennino, Cesare Milani; Montefortino, Domenico Ciaffaroni; Montegiorgio, Michele Ortenzi; Monteleone di Fermo, Marco Fabiani; Monte Rinaldo, Gianmario Borroni; Monte Vidon Corrado, Elio Vincenzi; Ortezzano, Carla Piermarini; Smerillo, Tonino Severini, e Servigliano, Marco Rotoni (che ha diffuso la nota per conto dei colleghi, ndr), tutti ricompresi nel cratere sismico del Fermano. «Il legittimo confronto sui temi tra le parti non vada a turbare l’avanzamento dei cantieri e i lavoro di quanti stanno procedendo spediti nel lavoro della ricostruzione – continuano i primi cittadini del Fermano –, il rischio è che si vada a interrompere quell’equilibrio e quel clima unitario favorito dal commissario Guido Castelli, creando rallentamenti in un momento invece di massimo slancio».
I sindaci ribadiscono «il lavoro di cucitura compiuto dal senatore Castelli nel territorio, anche tra sensibilità politiche diverse, oltre alla compiutezza dei numeri finora raggiunti e delle somme stanziate. Un ritmo sostenuto anche nei primi mesi del 2025 e del quale non possiamo che ribadire la soddisfazione, anche se non bisogna abbassare la guardia – aggiungono –, di questo il commissario Castelli è consapevole e la sua autorevolezza nel discernere le varie problematiche offre una garanzia ulteriore sia a noi che a tutti i cittadini». Una popolazione che, innamorata dei propri paesi e delle vallate dell’entroterra Fermano, deve ritrovare anche lo slancio occupazionale e insieme culturale per una completa rinascita: «Ci sono priorità, ma il benessere della persona non può rimanere indietro rispetto all’avanzare dei cantieri – sottolineano –, per questo condividiamo le iniziative rivolte alla rigenerazione economica e sociale dei territori colpiti. Non possiamo sottovalutare, infatti, il grande impatto che lo spopolamento potrebbe causare. Sono per questo necessarie se non imprenscindibili azioni di contrasto al disagio anche psicologico e al tempo stesso iniziative di promozione rivolte all’imprenditorialità e ai nostri giovani. I numeri dei nuovi posti di lavoro nell’area del cratere sono per questo un ottimo segnale».
Unità, dunque, senza polemiche «per proseguire il tanto lavoro da compiere insieme al Commissario Castelli. C’è stima tra di noi e guardiamo a un obiettivo comune – concludono i sindaci –, tuteliamo la concordia istituzionale creata, grazie alla quale la ricostruzione pubblica e privata, insieme a quella immateriale, hanno registrato un innegabile cambio di passo».
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