Cittadini più sicuri ed operatori tutelati. Questo è il grido di allarme delle segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali Siulp, Siap, Fsp, Coisp-Mosap e Silp Ggil della provincia di Fermo, rivolto alla politica locale e nazionale, al signor Prefetto e al Questore.
Grido di aiuto fino ad oggi sembra rimasto inascoltato, basta guardare le pagine di cronaca locale degli ultimi giorni per accorgersi che il livello di criminalità nel nostro territorio si è innalzato notevolmente.
L’ultimo episodio violento, in ordine cronologico, si è consumato in piazza Mentana a Porto San Giorgio, quando nella nottata del 3 agosto, una Volante intervenuta sul posto è stata accerchiata da un gruppo di ragazzi e danneggiata con calci. Fortunatamente il risultato dell’aggressione è stato il danneggiamento della sola auto di servizio, mentre i poliziotti, grazie alla loro professionalità e prontezza sono rimasti incolumi.
«Episodio questo, che per modalità dell’aggressione agli operatori, ci fa pensare a quelli simili che si sono verificati in città più grandi, ma no, si è verificato nel Fermano, territorio ormai ben lontano dall’essere “isola felice” di manzoniana memoria, ed è ora che se ne prenda coscienza e si ponga rimedio prima che avvenga qualche altro episodio con esito ben più nefasto – scrivono le sigle sindacali – con rammarico queste Organizzazioni Sindacali vogliono segnalare che tutto ciò era ben prevedibile, bastava guardare l’indice di criminalità per l’anno 2024 (fonte pubblica: Il Sole24 Ore) ovvero l’indicatore statistico che misura il livello di criminalità in una determinata area geografica, per accorgersi che la provincia di Fermo, seppur piccola, si classifica al 70esimo posto su scala nazionale, con un aumento di 26 posizioni rispetto all’anno precedente.
La provincia di Fermo è stata abbandonata a se stessa, senza risorse adeguate per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori di polizia».
«Le stesse Oo.Ss. hanno più volte rappresentato all’Amministrazione, l’incompletezza dell’organico della Questura di Fermo: mancano ancora circa 20 poliziotti, ma ancor più grave è il fatto che già dalla scorsa primavera si era a conoscenza che non sarebbero arrivati i poliziotti aggregati per il periodo estivo così da poter garantire una maggiore sicurezza del territorio, come avvenuto negli anni precedenti. Altrettanto preoccupante è la questione dei trasferimenti alla Questura di Fermo che avverranno a settembre, a stagione estiva finita – aggiungono i sindacati – le Oo.Ss. sono consapevoli che per lavorare in sicurezza sarebbe auspicabile operare con due o ancor meglio con tre volanti, ma ciò comporterebbe distogliere ulteriormente i colleghi che effettuano mansioni d’Ufficio, dove c’è già carenza di personale ridotto ai minimi termini, considerando che molto spesso gli stessi si trovano a sostituire personale in ferie (diritto irrinunciabile, anche se qualche volta vengono negate o differite per esigenze di servizio) ad effettuare vigilanze e servizi di ordine pubblico, accompagnamenti di stranieri, aggregazioni in varie parti d’Italia, come Roma, Trieste Gorizia e Vicenza, che sottraggono settimanalmente personale alla Questura di Fermo, considerando che la principale incombenza è quella di evadere pratiche della cittadinanza, tutte pratiche che non si possono affastellare su qualche scrivania ed essere concluse dopo il periodo estivo. Per quanto descritto queste Oo.Ss. chiedono un immediato intervento al Dipartimento della Pubblica Sicurezza, al Governo, al Prefetto di Fermo, e alla politica, al di là di ogni schieramento, affinché a livello centrale prendano coscienza che la provincia di Fermo esiste e che è necessario il rafforzamento del dispositivo di sicurezza in tutto il territorio fermano. E’ tempo di agire, non di parlare. La provincia di Fermo merita di essere tutelata e difesa, e le autorità competenti hanno il dovere di farlo».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati