Dalla parafarmacia non in regola ai tomaifici fatiscenti, controlli a tutto campo dei carabinieri

CARABINIERI - Le forze dell'ordine, in collaborazione con i Nas ed il Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno denunciato alla Procura della Repubblica diverse irregolarità in attività del Fermano

Nei giorni scorsi i Carabinieri del Comando Provinciale di Fermo, coadiuvati dalla Forestale di Fermo, Nas di Ancona e Nucleo dell’Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, hanno scovato irregolarità in alcune aziende della provincia.

A Ponzano di Fermo, i Carabinieri Forestale della Stazione di Fermo hanno individuato una discarica abusiva di rifiuti, scarti edilizi, non pericolosi, per un volume complessivo di circa 200 mc. Il titolare dell’impresa edile è stato denunciato alla competente Procura della Repubblica ed invitato all’esecuzione della bonifica dell’area interessata.

Invece i Carabinieri del Nas di Ancona, durante uno specifico controllo sulla commercializzazione ed il deposito di integratori alimentari, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Fermo una donna di circa 40 anni, titolare di una parafarmacia nel Fermano risultata non in regola con le vigenti disposizioni in materia di commercializzazione di integratori. Sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di euro 4.000 circa.
Sulla costa, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno hanno controllato altri tre tomaifici riconducibili ad imprenditori cinesi, tutti non conformi alle norme. Nel primo caso, il titolare è stato denunciato alla competente Procura della Repubblica poiché sono state rilevate alcune difformità nei luoghi di lavoro. Nel secondo caso, la titolare dell’attività è stata denunciata per omessa prevenzione di incendi, omessa sorveglianza sanitaria e omessa valutazione del rischio chimico. Nel terzo ed ultimo caso, il titolare è stato denunciato per omesso utilizzo dei Dpi e sono state complessivamente elevate ammende pari a oltre 43.500 euro e sanzioni amministrative pari a circa 12.000 euro.

Infine i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Ascoli Piceno, a conclusione di un’attività ispettiva, hanno denunciato una donna cinese, titolare di un tomaificio. Contestate l’effettuazione di lavori in locali sotterranei in assenza di autorizzazioni, la presenza di pericolo di elettrocuzione per i lavoratori e l’omessa redazione del D.V.R. nonché la mancata elaborazione del piano di emergenza ed evacuazione; pertanto è stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni in materia di sicurezza.

 


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