L’attesa è finita: Sant’Elpidio a Mare si ferma per la Contesa. L’edizione numero 73 della rievocazione storica più antica delle Marche parte questa sera, con lo spettacolo degli sbandieratori e musici “Bandiere nella notte”, alle 23 in piazza Matteotti. Le emozionanti evoluzioni dei virtuosi della bandiera culmineranno, come ogni anno, con un numero finale al buio ed i soli drappi illuminati da una luce speciale. Sarà l’anteprima al cerimoniale che ogni secondo weekend d’agosto anima il centro storico elpidiense.
Si riparte dal trionfo del 2024 della contrada Cavaliera Sant’Elpidio, un’edizione storica perché ha visto i gialli, per primi, tagliare il traguardo delle 20 vittorie nell’albo d’oro. Punta alla conferma lo scorpione, cercano il riscatto gli azzurri della magnifica Santa Maria, secondi classificati un anno fa, i verdi di San Martino, terzi alla scorsa Contesa e vincitori l’anno precedente, i rossi della nobile San Giovanni, che nel 2024 hanno chiuso ultimi.
L’investitura del Capitano del popolo dell’edizione 2024, Antonio Ponticiello
Sabato sera locande di contrada aperte nel borgo medievale, la serata inizierà con la lettura del bando che proclama l’indizione dei giochi al giorno successivo. In ordine inverso rispetto alla classifica dell’ultima Contesa, raggiungeranno piazza Matteotti la San Giovanni, San Martino, Santa Maria, infine Sant’Elpidio con la riconsegna dell’ambito secchio. Seguirà l’annuncio del Capitano del popolo scelto per questa edizione e la sua solenne investitura in Collegiata. A chiudere il sabato, il sorteggio del gonfaloniere di giustizia che arbitrerà il gioco del pozzo di domenica. Il giorno della Contesa, domenica pomeriggio, partirà dalle 16.30 al risuonare delle campane, con l’arrivo di contrade e delegazioni foranee in centro. Partirà il sontuoso corteggio storico che attraverserà corso Baccio, viale Roma, via Po, via Moro fino al vecchio stadio Mandozzi, dove si disputeranno le 6 partite. In serata il risultato finale ed i festeggiamenti per la contrada vincitrice.
La presidente dell’Ente Contesa, Alessandra Gramigna, evidenzia «il grande lavoro svolto sull’omogeneità del corteo – spiega – abbiamo selezionato l’inserimento delle figure in base al carattere storico della manifestazione, alla ricerca di uno spettacolo sempre più curato. In particolare, rivolgo un plauso alle delegazioni foranee, che si sono impegnate a fondo per eliminare alcuni dettagli ed elementi incongruenti. Ci saranno diversi costumi diversi, in particolare esordirà un nuovo abito della dama della Contesa».
Sarà la prima edizione, con l’abito del podestà, per il sindaco Gionata Calcinari, che non nasconde l’emozione. «Non mi sono mai perso la Contesa da spettatore, a volte da figurante, viverla in questo nuovo ruolo è una sensazione speciale, parliamo della manifestazione più identitaria della nostra città – commenta il primo cittadino – Città Medioevo è andata benissimo, con un incremento sensibile di presenze, mi auguro che anche la Contesa registri il tutto esaurito e le contrade diano vita ad una sfida appassionante». Con il sindaco sfileranno in abiti storici il vice Francesco Tofoni, i consiglieri Paolo Maurizi e Stefano Berdini e forse qualche altro componente dell’amministrazione comunale.
Tante novità anche nella commissione arbitrale da cui sarà sorteggiato domani sera il gonfaloniere di giustizia che dirigerà le ostilità nelle 6 partite per l’assegnazione del Secchio. I papabili sono Stefano Annibali, Roberto Marcantoni, Matteo Pennesi, Simone Scalella e Yuri Liberati. Solo quest’ultimo ha già arbitrato, per gli altri sarebbe una prima volta sulla torretta. «Ci sono molti arbitri alla prima esperienza – sottolinea Gramigna – Alcuni hanno avuto esperienza da guardalinee, altri hanno fatto esperienza con il Gioco del Barone e la Minicontesa, è il segnale di un processo di allargamento della commissione, come auspicato da tutti, per garantire continuità. Sbirciando un po’ gli allenamenti, ho avuto la sensazione che avremo una Contesa molto equilibrata. Ogni squadra ha punti di forza e qualche problema da risolvere, non c’è davvero nulla di scontato»
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