Nel giorno di Ferragosto, il Partito Democratico di Porto Sant’Elpidio attraverso una lunga nota, ha voluto sottolineare, a sua detta, la mancanza di visione urbanistica da parte dell’attuale amministrazione comunale. Una risposta alle parole del sindaco Ciarpella sullo stato attuale dei cantieri sorti in città.
«Abbiamo lasciato in eredità alla nuova amministrazione oltre 20 milioni di euro di progetti finanziati: questo sarebbe “piantare alberi storti”? Dalla riqualificazione di Villa Baruchello a quella di tutto il centro cittadino, fino alle scogliere emerse. Sindaco e Giunta non possono continuare a nascondere le difficoltà a realizzare il progettato dando, sempre la colpa a chi c’era prima. Sono stati modificati praticamente tutti i progetti con la pretesa di migliorarli o lasciare un loro segno e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: ritardi nei cantieri. Inoltre, i tecnici che hanno progettato o seguono le opere sono gli stessi. O prima erano incompetenti e oggi sono diventati scienziati, oppure c’è qualcosa che non torna nelle riflessioni del Sindaco – scrivono dal Pd cittadino – E’ bene chiarire: i progetti citati non erano privi di visione, ma frutto di un disegno organico volto a rigenerare il centro e il lungomare, in continuità con interventi già realizzati come via Cesare Battisti, l’ex Cineteatro B. Gigli e la piazza. Un percorso che avrebbe garantito fruibilità, estetica e un forte investimento sul verde, elemento centrale anche nella riqualificazione dell’ex Orfeo Serafini. I ritardi di oggi sono il risultato di scelte deliberate da questa Giunta, comprese varianti che hanno snaturato l’impianto originario. Emblematico è il caso dell’area Ex Orfeo Serafini: la variante voluta dall’attuale amministrazione ha introdotto una gradinata fissa e pesante sul lato Nord, che interrompe visivamente e fisicamente la continuità del lungomare, trasformando un’area che doveva restare aperta e versatile, schermata da una barriera. La precedente amministrazione aveva previsto una gradinata leggera e modulare, meno impattante, collocata più a Sud, per creare uno spazio adatto a eventi sportivi, culturali e ricreativi senza compromettere la vivibilità dell’area. La scelta attuale va nella direzione opposta, privilegiando esigenze particolari a scapito dell’interesse collettivo. Chi governa ha il dovere di portare a termine i progetti nei tempi e modi migliori, non di riscriverli a proprio piacimento per poi attribuire le conseguenze a chi li ha concepiti».
«I cittadini di Porto S. Elpidio meritano verità e trasparenza: i cantieri sono oggi responsabilità esclusiva dell’amministrazione in carica. E se dopo tutti questi anni l’unico argomento resta “la colpa è di chi c’era prima”, il problema non è più il passato: è il presente, e significa ammettere di non avere una visione propria per il futuro della città. Porto S. Elpidio non ha bisogno di un governo che campa di propaganda e slogan, ma di amministratori capaci di lavorare con serietà, rapidità e rispetto del bene comune – aggiunge il Pd locale – Per cui per piacere, Basta con l’ormai arcinoto copione secondo il quale ogni volta che qualcosa non funziona, la responsabilità viene scaricata sulla precedente amministrazione, senza mai riconoscere che i cantieri in corso esistono proprio grazie alla capacità di quelle amministrazioni di intercettare fondi, progettare e avviare opere strategiche per la città. I ritardi, le varianti e le scelte discutibili che rallentano i cantieri non possono più spiegati con la carta dell’eredità difficile».
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