“Abitare è più che restare”: presentato a Comunanza il nuovo libro di Luca Capponi (Foto)

LO SPIRITO della neonata associazione si è intrecciato con il leitmotiv dell'opera del direttore di Cronache Picene e Cronache Fermane: l’albero come metafora di forza, stabilità e legame profondo con il territorio

 

Luca Capponi e Iole Mazzone

Nel parco “Dalla Chiesa” di Comunanza si è svolta la presentazione del libro “Gli alberi non scappano” di Luca Capponi, accompagnato dalle letture dell’attrice Iole Mazzone.

L’evento, di venerdì 8 agosto, ha rappresentato il primo appuntamento ufficiale della neonata associazione “Abitare”, realtà del terzo settore presieduta da Nadia Trobiani.

 

Luca Capponi

La quinta fatica letteraria dell’autore ascolano, che è anche direttore di Cronache Picene e Cronache Fermane, propone una raccolta in prosa che rifugge i canoni tradizionali, intrecciando riflessioni sulla memoria, la perdita, l’amore e il sentirsi fuori posto. Una scrittura che affronta anche la velocità del mondo contemporaneo, segnato da cannibalismo virtuale e da un incessante correre senza direzione. L’albero diventa metafora di radici, forza e legame con il territorio, immagine che si intreccia con il senso stesso di “Abitare”.

 

Nadia Trobiani con Iole Mazzone

La serata ha alternato racconti e aneddoti dell’autore alle interpretazioni di Mazzone, che ha dato voce alle tre sezioni del libro, coinvolgendo il pubblico.

 

La scelta di “Abitare “di aprire la propria attività con un evento culturale non è casuale. L’associazione, infatti, si propone di diventare un punto di riferimento per la comunità dell’entroterra piceno e fermano, promuovendo incontri, occasioni di socialità e una rinnovata passione per la lettura. Il nome stesso richiama un concetto ampio che tocca diverse tematiche: casa, relazioni, condivisione di spazi e consapevolezza del vivere.

Abitare, dunque, non come semplice restare, ma come radicarsi, affondando le proprie radici nella terra per cambiare il presente e proiettarsi verso il futuro.

Un’immagine che dialoga perfettamente con il leitmotiv del libro di Capponi: l’albero come metafora di forza, stabilità e legame profondo con il territorio.

(Ludovico Gentili)

 

FOTOGALLERY

 


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