La Caritas Diocesana, nel corso dei primi 6 mesi del 2025, ha sviluppato la seconda annualità del progetto Percorsi di inclusione al lavoro. Il progetto è nato per offrire opportunità alle persone con disabilità, con difficoltà psicologiche e/o fragilità relazionali. Tutte le attività sono ideate e poste in essere per sviluppare capacità relazionali, competenze e/o abilità manuali anche in chiave terapeutica.
Stefano Castagna, coordinatore del progetto, evidenzia che «ogni iniziativa è pensata per stimolare i partecipanti ed offrire opportunità in cui possano esprimere il proprio potenziale». Un primo strumento per raggiungere questi obiettivi è il laboratorio di creatività promosso dalla Coop. sociale Tarassaco. Quest’anno, accanto alla produzione di bomboniere, è stata attivata la produzione di candele (a partire dalla cera). Questa produzione artigianale si affianca alle altre già presenti, assicurando un ampliamento del catalogo dei prodotti che la cooperativa sociale Tarassaco offre in occasione di matrimoni, battesimi, anniversari e altre occasioni di festa.
Un secondo percorso di coinvolgimento attivo è costituito dalla realizzazione dell’orto sociale. L’agricoltura si pone come un’esperienza dal forte valore formativo che rafforza il percorso verso l’autonomia e la piena responsabilizzazione. Gli ortaggi, infatti, per crescere hanno bisogno di cura ed attenzione; hanno bisogno dell’impegno quotidiano. Accanto alle attività laboratoriali, il progetto ha permesso la continuazione delle attività dello «sportello lavoro» e l’attivazione di percorsi di inclusione socio-lavorative nel territorio della Diocesi in collaborazione con i Centri di Ascolto Parrocchiali ed i Servizi Sociali del territorio (Comuni, Ambiti Sociali, ASU, UEPE e Carcere).
Nel primo semestre 2025 sono state ascoltate ed accompagnante n.33 persone e sono stati attivati n. 27 tirocini di inclusione ed una persona è stata assunta con contratto.
La direttrice della Caritas Diocesana, Barbara Moschettoni, evidenzia come «l’impegno della Caritas è rivolto a tutto il tutto il territorio della Diocesi con attenzione anche alla zona montana ed all’entroterra, dove si registrano minori opportunità».
Con questo progetto avviato con il sostegno dei fondi 8xmille e di Caritas Italiana, la Caritas Diocesana conferma il suo impegno e la sua attenzione verso le fragilità e le «nuove povertà». Il progetto offre una vicinanza concreta alle persone in situazione di disabilità ed in questo anno del Giubileo, si pone davvero come segno di speranza e rinascita. Gli organizzatori, in conclusione, sottolineano l’importanza della collaborazione in rete e l’esperienza positiva di condivisione con i Comuni, gli Ambiti Sociali e l’ASUR. Con riferimento al mondo del lavoro, la collaborazione con alcune aziende è positiva, ma in questo ambito è necessario un maggior coinvolgimento e c’è la necessità di offrire maggiori opportunità alle persone disabili e con fragilità psicologiche, in particolare ai giovani.
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