L’oro rubato anche a Montegranaro era nascosto nel tappo della benzina, clandestino fermato e denunciato dai carabinieri

INDAGINI - Il giovane, individuato nel corso di un’attività condotta con la collaborazione dei militari della Stazione Carabinieri di Fermo, è stato intercettato e bloccato da una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cassino lungo la statale 509

I militari della Sezione Radiomobile del Nor della Compagnia Carabinieri di Cassino hanno deferito in stato di libertà, quale presunto autore del reato di ricettazione, un ragazzo di circa 20 anni, di origini albanesi, senza fissa dimora sul territorio nazionale e già noto alle forze dell’ordine.

Il giovane, individuato nel corso di un’attività condotta con la collaborazione dei militari della Stazione Carabinieri di Fermo, è stato intercettato e bloccato da una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cassino, in provincia di Frosinone, lungo la statale 509, in località San Pasquale, mentre si trovava alla guida di una Nissan Juke, intestata a una società di noleggio con sede a Caivano, provincia di Napoli.

A seguito di perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso di circa 500 euro in contanti. La successiva perquisizione veicolare ha consentito di rinvenire, occultati nel tappo del serbatoio del carburante, diversi oggetti in oro ritenuti provento di furti in abitazione avvenuti il primo agosto scorso nei comuni di Acquaviva Picena, nell’Ascolano, e di Montegranaro, a danno di due donne residenti nelle province di Ascoli Piceno e Vicenza.

La refurtiva è stata interamente recuperata e sarà, a breve, restituita alle legittime proprietarie; l’autovettura è stata riconsegnata alla società intestataria. Nel corso delle operazioni, è inoltre emerso che il soggetto si trovava irregolarmente sul territorio nazionale. È stata pertanto attivata la procedura amministrativa di espulsione, con accompagnamento presso il Cpr (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) di Roma – Ponte Galeria, in attesa del rimpatrio. Il procedimento si trova nella fase di indagini preliminari, durante le quali l’indagato potrà far valere le proprie difese ai sensi di legge.


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