I dati ufficiali sulle presenze turistiche nelle Marche arriveranno dopo l’estate. A meno che, in vista della campagna elettorale, non si voglia far uscire qualche anticipazione, ovviamente parziale, sull’andamento turistico nella nostra Regione e nelle località balneari oltre che nei cinque capoluoghi. A patto che siano col segno più davanti. In Consiglio comunale, l’ultimo prima della pausa agostana, l’assessore Giampiero Marcattili, sembra essersi sbilanciato parlando di circa 180 mila presenze solo a Porto San Giorgio. Un numero che eguaglierebbe, se confermato, quello del 2024. Va detto che da gennaio a settembre dell’anno passato, l’Osservatorio turismo della Regione registrò per Porto San Giorgio 156.173 presenze e 43.727 arrivi di cui solo 9.205 stranieri, e all’appello mancavano ancora tre mesi per chiudere l’anno. La previsione di Marcattili di per sé è ottimistica, almeno leggendo quanto invece è stato riportato da molti media, ovvero un buon giugno in cui il sistema Paese ha retto ed un calo consolidato di presenze a luglio.
«Le presenze turistiche si sono attestate a 180 mila come lo scorso anno, però mentre prima le facevano solo gli albergatori, oggi 130 mila presenze le fanno loro e i restanti 50 mila le fanno le case vacanze o i B&B. Il problema è che quelle presenze quindi si sono spostate su altre dimensioni di mercato e questo può creare difficoltà alle strutture alberghiere» ha detto Marcattili accendendo un riflettore sullo stato di sofferenza che da anni attanaglia le strutture ricettive alberghiere del Fermano. Marcattili appare soddisfatto di come sia andata la stagione estiva sangiorgese, non ancora terminata. «Se riusciamo ad avere un città piena nel weekend va bene, intercettiamo il turismo di prossimità ed i risultati possono arrivare. Prima avevamo 600 metri di passeggiata concentrati nella zona centrale di Porto San Giorgio, adesso abbiamo due chilometri fino al ponte sull’Ete. Gente ce n’è ma poi non so se consuma, un risvolto comunque al lavoro fatto da questa Amministrazione cominciamo ad averlo. Finalmente stiamo intercettando un turismo umbro e c’è pure chi si compra casa qui da noi». Insomma, si possono dare dati a livello turistico e azzardare previsioni ma è quasi impossibile fornire numeri a livello commerciale.
«Sicuramente gli sforzi fatti in termini di lavoro ed economia hanno generato una risposta ad un periodo di cambiamento epocale. In passato veniva scelta Porto San Giorgio anche perché l’entroterra non aveva cartelloni estivi, ora la Regione investe nei borghi e tutti fanno promozione. Con eventi anche più grandi dei nostri. Noi cominciamo con largo anticipo per investire già a primavera sul turismo sportivo e cercare di tenere alte le presenze, ma su scala nazionale si registra un crollo del turismo oltre il 20%». I balneari, per voce del presidente del Sib, Romano Montagnoli, dal canto loro non hanno ugualmente parlato di crollo delle presenze in spiaggia ma di un calo contenuto che peraltro si registra già da alcuni anni e che interessa principalmente i consumi negli chalet più che l’affitto di ombrelloni e sdraio. Sarà un caso, ma diversi chalet sangiorgesi hanno esposto il cartello fuori con su scritto “ombrelloni esauriti” e non solo a Ferragosto. Segno che si lavoro molto con gli stagionali ma anche con i pendolari.
Sandro Renzi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati