Alberto Antognozzi
di Sandro Renzi
E’ servito prima di tutto per fare chiarezza l’incontro richiesto da 9 sindaci del Fermano al presidente della Regione, Francesco Acquaroli. Esclusi, in parte, dalle misure previste dalla Zes, la Zona Economica Speciale, annunciata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita ad Ancona. Perché in parte? Perché ad una attenta analisi due terzi delle misure troveranno attuazione anche in queste 9 Amministrazioni. Acquaroli dal canto suo non ha perso tempo ed ha accolto subito l’invito dei sindaci del Fermano recependo le loro istanze e assicurando una rapida soluzione. «E’ stato un incontro costruttivo – spiega il primo cittadino di Grottazzolina, Alberto Antognozzi – e non sarebbe neanche corretto parlare di esclusione dalla Zes. Per due terzi, infatti, le misure troveranno attuazione anche nel nostro territorio». Si tratta, nello specifico, dei provvedimenti che mirano allo sburocratizzazione e alla detassazione del lavoro per le nuove assunzioni.
Sono forse le misure più impattanti per rilanciare l’economia e i settori produttivi delle Marche. Almeno su questo ci sono state le rassicurazioni del presidente agli amministratori di Moresco, Petritoli, Monterubbiano, Lapedona, Monte Vidon Combatte, Ponzano di Fermo, Monte Giberto, Montottone e per l’appunto Grottazzolina. Non è proprio una questione di colore politico, questa volta. I 9 sindaci vogliono garanzie sulla effettiva estensione della Zes anche ai loro Comuni. C’è poi la terza misura, quella del credito d’imposta, in grado di garantire un sgravio che può oscillare tra il 10 ed il 35%. Ma su questa occorre intervenire. Rivedere i vecchi parametri, ovvero la mappa ormai datata perché risalente al 2021, includere nuovi requisiti «più rispondenti allo stato dell’economia attuale» prosegue Antognozzi «la Zes è una opportunità incredibile di crescita per le Marche. Averla e non averla fa la differenza. Tutti gli studi, per così dire neutrali, dimostrano che dove è stata applicata ha garantito sviluppo. Non possiamo perdere allora l’occasione». L’azione politico-economica del Governo avrà un suo impatto nel biennio 2026-2027, ma per fare in modo che si rivedano le mappe ed i 9 enti possano usufruire a pieno dei vantaggi della Zes occorre fare presto. Il provvedimento infatti dovrebbe approdare in Parlamento ad autunno. Allo studio della Regione pare vi sia la possibilità di utilizzare parte dei fondi di coesione per compensare eventualmente lo “sbilanciamento territoriale”. Campagna elettorale permettendo, con un’agenda fitta di incontri e iniziative, l’impegno assunto da Acquaroli è stato quello convocare a breve un tavolo con Anci, parti sociali e Università proprio per rivedere le tabelle e quindi alcuni parametri con l’obiettivo di modificare i “confini” della Zes stessa.
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