Maltrattamenti in famiglia, irruzione con un ascia in mano e atti persecutori: arresti e denunce nel Fermano

CONTROLLI - «Questi episodi - rimarcano dall'Arma - evidenziano l’importanza dell’intervento dei Carabinieri e del sistema di supporto per le vittime che la legislazione italiana ha implementato già da alcuni anni. La formazione specifica e l’attivazione immediata del “Codice Rosso” sono strumenti fondamentali per garantire la sicurezza delle vittime di tali reati e per contrastare il fenomeno, che purtroppo continua a manifestarsi con sempre più incidenza. È essenziale che le vittime si sentano sostenute e possano contare sull’aiuto concreto delle istituzioni».


Negli ultimi anni, i Carabinieri hanno intensificato gli sforzi per affrontare il grave fenomeno dei maltrattamenti in famiglia, un reato subdolo che mina la serenità e la sicurezza delle vittime, spesso costrette a vivere in situazioni di paura e violenza. La normativa italiana, in particolare la Legge n. 69 del 2019, nota come “Codice Rosso”, ha introdotto misure urgenti per contrastare la violenza domestica e di genere, prevedendo procedure accelerate per la tutela delle vittime. L’Arma dei Carabinieri, consapevole della delicatezza e complessità di tali situazioni, ha investito nella formazione specifica del proprio personale, al fine di intercettare tempestivamente i segnali riconducibili a questi crimini e garantire un intervento efficace.

Recentemente, nella provincia di Fermo, si sono verificati diversi casi di maltrattamenti in famiglia che hanno portato all’intervento dei Carabinieri. In particolare, nei giorni scorsi, a Porto Sant’Elpidio, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un cittadino straniero di circa 30 anni per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. L’uomo, durante una lite avvenuta all’interno dell’abitazione e alla presenza del figlio minore, avrebbe colpito ripetutamente la moglie convivente, provocandole lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. La donna è stata successivamente trasferita, insieme al figlio presso una struttura protetta. I militari hanno attivato le procedure previste dal “Codice Rosso”.

A Pedaso invece i i militari della Stazione Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un italiano di circa 30 anni. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Fermo, è scaturito da una precedente attività investigativa condotta dalla Compagnia Carabinieri di Fermo. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato alla casa circondariale cittadina.

A Grottazzolina durante un intervento coordinato, i Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile e della Stazione di Sant’Elpidio a Mare hanno arrestato in flagranza un cittadino straniero di circa 30 anni. L’uomo, armato di un’ascia, è stato sorpreso mentre si introduceva con violenza nell’abitazione della cognata, dalla quale era stato allontanato per precedenti episodi di maltrattamento. Il soggetto ha inoltre violato il divieto di avvicinamento e dimora impostogli dal Tribunale di Fermo. L’arma è stata posta sotto sequestro.

Infine, i Carabinieri della Stazione di Fermo hanno denunciato un cittadino straniero di circa 40 anni per atti persecutori. L’uomo, dal 2022, avrebbe più volte chiesto alla vittima, con insistenza, diverse somme di denaro, sostenendo problemi familiari e sanitari, inducendo così la stessa a versare in suo favore, nel tempo, oltre 22.000 euro. Le continue pressioni psicologiche avrebbero generato nella persona offesa uno stato ansioso tale da modificarne le abitudini di vita.

«Questi episodi – rimarcano dall’Arma – evidenziano l’importanza dell’intervento dei Carabinieri e del sistema di supporto per le vittime che la legislazione italiana ha implementato già da alcuni anni. La formazione specifica e l’attivazione immediata del “Codice Rosso” sono strumenti fondamentali per garantire la sicurezza delle vittime di tali reati e per contrastare il fenomeno, che purtroppo continua a manifestarsi con sempre più incidenza. È essenziale che le vittime si sentano sostenute e possano contare sull’aiuto concreto delle istituzioni».


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