Terremoto 2016, nascita ed evoluzione del progetto S.I.S.Ma. Lusek: «Approccio multidisciplinare nell’emergenza» (Video)

SISMA - «Il terremoto del Centro Italia ha rappresentato un’esperienza totalizzante per molti di noi e ci ha portato a riflettere. Qualche anno dopo, abbiamo ideato S.I.S.Ma. per valorizzare e diffondere quanto appreso in questa e in altre emergenze, per rafforzare - le parole del coordinatore del gruppo di lavoro, Francesco Lusek- gli strumenti a disposizione, per favore un approccio multidisciplinare agli interventi di soccorso. Fortunatamente il territorio ha recepito, apprezzato e sostenuto questi obiettivi che nel tempo sono stati condivisi da molteplici istituzioni, associazioni e professionalità provenienti in prevalenza dal Piceno e dal Fermano, a dimostrazione di una visione non condizionata da campanilismi».
Il progetto S.I.S.Ma. (Supporto Integrato ai Soccorsi tra le Macerie)

di redazione CF

Il Gruppo di Lavoro del Progetto S.I.S.Ma. (Supporto Integrato ai Soccorsi tra le Macerie) è una realtà composta da istituzioni, enti del Terzo Settore e professionalità che, in modo congiunto, promuovono iniziative di formazione e informazione con lo scopo di realizzare strutture operative, con tecniche innovative, da mettere a disposizione degli organi competenti per la gestione delle emergenze. Ebbene oggi, a nove anni di distanza da quel tragico 24 agosto, è tempo di bilanci.

I primi risultati della fase sperimentale del progetto sono stati presentati, lo scorso 30 novembre 2024 ad Ascoli Piceno, alla presenza del già capo della Protezione Civile nazionale, Guido Bertolaso, del Comandante dei Vigili del Fuoco delle Nazioni Unite, Robert Triozzi, del sindaco di Ascoli e presidente Anci Marche, Marco Fioravanti, del Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli, delle massime autorità territoriali, dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, nonché dei referenti degli enti e delle organizzazioni che hanno partecipato alle varie iniziative promosse dal Gruppo di Lavoro.

Ad oggi sono oltre duecento gli operatori facenti parte del mondo dell’emergenza sanitaria, del sistema di Protezione civile e delle polizie locali che hanno partecipato ai diversi percorsi formativi tenuti da figure professionali esperte che si sono svolti nelle Marche, in Abruzzo, in Friuli e, addirittura, in Ucraina.

«A breve, inoltre – fanno sapere proprio da S.I.S.Ma. – verrà presentata anche la realizzazione di una “Base Operativa Integrata” localizzata nella Valle dell’Aso in quanto è un punto strategico tra le province di Ascoli Piceno e Fermo. La nuova base operativa, realizzata tramite contributi di diversa natura, avrà funzioni di stoccaggio e di rapida mobilitazione dei soccorritori, delle attrezzature e delle strumentazioni tecnologiche appartenenti alle diverse organizzazioni. Tutto questo è possibile tramite l’impegno della Protezione Civile Bersaglieri di Ascoli Piceno – Fermo che svolge le funzioni di soggetto capofila del progetto con il supporto delle pubbliche assistenze Croce Verde Valdaso e Croce Verde di Torre San Patrizio, nonché delle Unità Cinofile da Soccorso di Jesi e di altre associazioni che, in forma occasionale o strutturata, si sono messe a disposizione nel tempo. Degne di nota sono anche le adesioni dell’Istituto Tecnico Industriale “Fermi” di Ascoli Piceno e della delegazione Marche dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia».

Poiché il Progetto S.I.S.Ma. è il frutto delle esperienze vissute dai soggetti aderenti in occasione delle emergenze reali, tra le quali proprio il sisma del Centro Italia, si sono svolte, a partire dai mesi scorsi, simulazioni di situazioni emergenziali con il coinvolgimento dei mezzi, delle attrezzature e degli operatori delle Organizzazioni aderenti. Le attività di simulazione sono state realizzate, grazie alla collaborazione dei sindaci e delle amministrazioni locali, nelle località Cuma di Monte Rinaldo, Paese Alto di Cupra Marittima, Poggio Canoso di Rotella, campo macerie dei cinofili di Jesi e Vezzano di Arquata del Tronto. Durante le sessioni di addestramento congiunto, hanno lavorato in maniera simultanea le unità cinofile, il personale medico e infermieristico dotato di attrezzature speciali, le ambulanze con soccorritori addestrati, gli operatori dotati di strumentazioni per la ricognizione notturna, la localizzazione di “vittime” tra le macerie e dei sistemi aeromobili a pilotaggio remoto.

«Tra gli obiettivi prefissati, e pienamente raggiunti, lo scambio di esperienze e conoscenze tra i partecipanti, l’incremento della conoscenza del territorio e il rafforzamento della sinergia tra risorse umane e strumentali diversificate tra loro tenendo conto che gli eventi eccezionali vanno categoricamente affrontati in modalità “multidisciplinare”» aggiungono da S.I.S.Ma.

«Il terremoto del Centro Italia ha rappresentato un’esperienza totalizzante per molti di noi e ci ha portato a riflettere. Qualche anno dopo, abbiamo ideato S.I.S.Ma. per valorizzare e diffondere quanto appreso in questa e in altre emergenze, per rafforzare – le parole del coordinatore del gruppo di lavoro, Francesco Lusek- gli strumenti a disposizione, per favore un approccio multidisciplinare agli interventi di soccorso. Fortunatamente il territorio ha recepito, apprezzato e sostenuto questi obiettivi che nel tempo sono stati condivisi da molteplici istituzioni, associazioni e professionalità provenienti in prevalenza dal Piceno e dal Fermano, a dimostrazione di una visione non condizionata da campanilismi».


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