Aggrediscono un giovane davanti a una discoteca a Porto San Giorgio, in cinque finiscono nei guai. Le indagini dei carabinieri hanno portato a identificare i due italiani, due tunisini e un marocchino, tutti tra i 20 e i 28 anni.
I militari, attraverso la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati presenti nella zona di un’aggressione – avvenuta a luglio scorso, in orario notturno e per futili motivi nei pressi di una discoteca del lungomare sangiorgese, hanno identificato gli autori, tutti giovanissimi. Gli stessi, al culmine di un diverbio avevano malmenato un loro coetaneo italiano, al quale i sanitari del pronto soccorso di Fermo hanno riconosciuto una prognosi di 30 giorni per traumi nonché una frattura al torace. Uno dei due 21enni italiani è stato altresì denunciato per aver violato il provvedimento di foglio di via obbligatorio dal comune di Porto San Giorgio cui era sottoposto. Gli altri sono stati denunciati per lesioni.
Le operazioni dei carabinieri hanno riguardato anche Sant’Elpidio a Mare dove hanno denunciato un 21enne di origini cinesi. Lo stesso, controllato a piedi nel centro storico di quel comune, è stato trovato in possesso di un coltello della lunghezza di cm 31 di cui 16 di lama, posto in sequestro.
A Monte Urano, i militari della locale Stazione Carabinieri, hanno denunciato una 25enne di origini russe. La donna, controllata in quel centro in orario pomeridiano è stata sottoposta a perquisizione personale e trovata in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di cm 20 di cui 9 di lama, posto in sequestro.
Di nuovo a Porto San Giorgio, i militari della Stazione Carabinieri, al termine degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata dalla titolare di una tabaccheria di quel centro, hanno denunciato una 39enne marocchina. La donna, si sarebbe presentata all’interno della citata attività commerciale in stato di alterazione psicofisica, dovuta verosimilmente all’abuso di sostanze alcoliche, circostanza in cui avrebbe minacciato e aggredito fisicamente la vittima, procurandole lesioni giudicate guaribili dai sanitari del pronto soccorso di Fermo in 20 giorni.
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