Lanfranco Ceroni, presidente dell’Ente Scuola Edile delle province di Ascoli Piceno e Fermo e amministratore della CFL di Rapagnano, dopo la pausa estiva traccia un bilancio e guarda alle prospettive del settore.
Lanfranco Ceroni
Presidente Ceroni, com’è andato il settore delle costruzioni nelle Marche nel primo semestre 2025? E cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
«Il primo semestre è stato difficile: investimenti in calo del 5,3% rispetto al 2024, domanda interna debole, rallentamento delle compravendite e meno permessi di costruire. La rimodulazione del Superbonus ha inciso negativamente, soprattutto sulla riqualificazione energetica. Le piccole imprese sono le più colpite.
Tuttavia, ci sono segnali incoraggianti: gli investimenti pubblici legati al PNRR potrebbero compensare il calo del residenziale. Le imprese più strutturate stanno investendo in innovazione e digitalizzazione per affrontare la carenza di manodopera».
Quali attività ha svolto l’Ente Scuola Edile nel primo semestre? E quali sono le priorità per la fine dell’anno?
«Abbiamo rafforzato la collaborazione con scuole e università. Con Unicam e il Consorzio Universitario Piceno abbiamo attivato corsi su sicurezza e contabilità di cantiere, coinvolgendo oltre 60 studenti.
Con gli Istituti Tecnici per Geometri abbiamo proposto moduli su gestione economica e organizzazione del cantiere, per circa 45 studenti.
Il CPT ha intensificato il monitoraggio della sicurezza, organizzato corsi RLS e promosso la cultura della prevenzione.
Per il secondo semestre prevediamo: estensione dei corsi gestionali a diplomati e apprendisti; nuovi moduli su BIM, sostenibilità e digitalizzazione; stage con imprese locali; rafforzamento dell’orientamento al lavoro; maggiore attività ispettiva nei cantieri post-sisma».
Il 31 ottobre si terrà un seminario sulla sicurezza. Quali saranno i temi principali?
«Al Pala Riviera di San Benedetto del Tronto si parlerà di sicurezza in edilizia, con focus su prevenzione, formazione e responsabilità.
Particolare attenzione sarà data al comportamento umano, causa principale degli incidenti, e all’approccio Behavior Based Safety.
Illustreremo le novità dell’Accordo Stato-Regioni, con focus sulla formazione dei lavoratori stranieri.
Analizzeremo le responsabilità previste dal D.lgs. 81/2008, con interventi di esperti nazionali.
Sarà un’occasione preziosa per rafforzare la rete tra istituzioni e operatori, soprattutto in vista della ricostruzione post-sisma».
A che punto è il progetto della nuova sede dell’Ente a Fermo?
«I lavori inizieranno a fine 2025 nella zona Girola. La sede sarà su 10.000 m², con spazi per esercitazioni, uffici e una sala convegni. L’investimento previsto è di 1,3 milioni di euro.
L‘obiettivo è quello di offrire una formazione moderna e inclusiva, con corsi su sicurezza, tecnologie e sostenibilità. Entro il 2027 prevediamo 42 corsi e oltre 500 allievi».
Presidente, qual è il suo sogno per la formazione nel settore edile?
«Vorrei che il mestiere del muratore fosse finalmente riconosciuto come professione qualificata e moderna. Con le nuove tecnologie, costruire significa innovare e contribuire alla sostenibilità. Se riusciremo a trasmettere questo ai giovani, avremo davvero cambiato prospettiva».
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