“Panta rei”, tutto scorre tutto si trasforma, tutto cambia, questo il titolo della mostra fotografica di Anna Maria Guglielmino, allestita a Fermo a Palazzo dei Priori. Mostra fortemente voluta dal Comune, dal sindaco Paolo Calcinaro e dall’assessore alla cultura Micol Lanzidei, dall’associazione Promotori Musei del mare, da Enrico Paniccià e Carlo Pagliacci. Il mare è il filo rosso che lega Genova, città dell’artista curatrice della mostra, e Fermo, dove in biblioteca è addirittura custodito un rarissimo cimelio della storia della navigazione: una lettera di Cristoforo Colombo ai reali di Spagna, datata 1493. Un nutrito numero di persone ha accolto l’artista ed i suoi collaboratori in città alla presentazione ufficiale della mostra con il taglio del nastro.
«Grazie a tutti perché questa è un’occasione per conoscere e far conoscere di più la fotografia – esordisce l’assessore alla cultura Micol Lanzidei, in rappresentanza dell’amministrazione comunale – sicuramente in questa città ha un grande valore, un esempio su tutti è la grande importanza di Mario Dondero. Crediamo molto in questi progetti, fanno parte della nostra storia. La fotografia è una forma d’arte che crea memoria viva e visiva, unica nel suo genere, oggi siamo qui a raccontare la forza meravigliosa della natura». Le fa eco uno dei promotori dell’esposizione fotografica della Guglielmino, Enrico Paniccià, imprenditore che da anni è main sponsor di eventi culturali fermani: «La vostra presenza è fondamentale, ringrazio i presenti e tutta l’amministrazione di Fermo. Ringrazio Anna Maria che ha lasciato tantissimo al Mus-e del Fermano. Questa mostra è stata allestita al museo del mare di Genova – prosegue Paniccià – dopo averla vista abbiamo deciso di volerla anche a Fermo e così è stato, dopo appena sei mesi».
«Questa è una mostra – commenta l’artista ligure, Anna Maria Guglielmino – dove ognuno può immaginare qualcosa di proprio. Il titolo era perfetto per raccontare i mutamenti che gli elementi atmosferici hanno sull’acqua. Ci tengo a specificare che le fotografie sono autentiche, senza ritocchi digitali, io lavoro sempre in analogico come negli anni ’60. Secondo me la fotografia è un regalo che si fa agli altri. Ecco, il mio desiderio era che queste immagini fossero un dono, a tutti, di quel che ho visto in giro per il mondo in tanti anni. Raccontano solamente ciò che la luce, il vento e le correnti mi hanno permesso di vedere nell’acqua. Sono foto astratte – conclude – non raccontano niente di preciso a parte i giochi dell’acqua che tutti possono vedere ed apprezzare, in essi ognuno può vederci qualcosa di diverso».
La mostra “Panta rei”, a ingresso libero, resterà aperta tutti i giorni a eccezione di lunedì e fino a domenica 14 settembre. Questi gli orari: domenica 7, sabato 13 e domenica 14 apertura ore 10/13 – 17/20; lunedì chiuso; martedì, mercoledì, giovedì, venerdì apertura ore 17/20.
l.c.
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