Soldati israeliani in vacanza nel Fermano per trascorrere un periodo di “decompressione”. La notizia è iniziata a circolare sul web nei mesi scorsi e oggi è stata rilanciata da Il Fatto Quotidiano.
Diversi militari dell’Idf, infatti, sono venuti sulla costa fermana, a Porto San Giorgio, sia lo scorso anno che nei mesi scorsi per trascorrere dei periodi, si diceva, di decompressione. Sì, decompressione. In altre parole le “vacanze fermane” (ma non solo nel Fermano) consisterebbero in giornate di relax concesse ai militari dopo essere stati al fronte. I militari sarebbero arrivati in gruppetti di dieci, come dei turisti giunti in Italia, nella nostra provincia, grazie a degli specifici canali di cui quasi nessuno era a conoscenza. Non lo sapevano i sindaci, come nel caso del primo cittadino sangiorgese, Valerio Vesprini, che conferma di non averne saputo mai nulla, non lo sapevano i cittadini. Ma sì, lo sapeva la questura. Agenti in borghese hanno avuto il delicato ruolo di “accompagnatori” discreti, una sorta di servizio di protezione preventivo, di monitoraggio.
I soldati, tutti ragazzi tra i 20 e i 30 anni, non hanno alloggiato in alberghi bensì in case regolarmente prese in affitto e, oltre a giornate di mare e sole in spiaggia, avrebbero trascorso la loro “decompressione” anche in altre suggestive realtà della nostra regione che rientrerebbero in un percorso per la scoperta della storica presenza ebraica nelle Marche.
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