di Pierpaolo Pierleoni
«Sono innocente, non ho mai molestato nessuno in 40 anni di lavoro». Ha respinto tutte le accuse a suo carico, l’albergatore sangiorgese agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di tre dipendenti alle sue dipendenze. Ieri si è svolto l’interrogatorio di garanzia davanti a Gip Maria Grazia Leopardi e l’uomo, assistito dall’avvocato Piergiorgio Del Vivo, ha risposto alle domande e ricostruito dettagliatamente la sua versione dei fatti.
I legali dell’indagato hanno chiesto la revoca delle misure cautelari, non sussistendo né pericolo di fuga dell’uomo, che vive e lavora con i suoi familiari, né di reiterazione del reato, dato che tutte le tre dipendenti non lavorano più nell’hotel. Contestato anche l’impianto accusatorio, dato che secondo la difesa gli elementi probatori non fornirebbero conferme circa le reiterate molestie di cui è accusato l’albergatore.
L’indagato ha ribadito di non essere mai arrivato a commettere condotte esplicite ed ha negato totalmente gli abusi sessuali di cui è stato accusato. Tutto era partito, ad inizio agosto, dalla denuncia di una cameriera, impiegata da maggio nell’hotel, che ha denunciato in Questura gli abusi subiti ed ha riferito di essere arrivata a licenziarsi per non dover più ricevere le “attenzioni” del suo titolare. Gli investigatori della Squadra mobile hanno così avviato le indagini e l’ipotesi di molestie ha trovato conferme da parte di altre due ex dipendenti.
Raccolto il quadro indiziario, la Procura di Fermo ha ritenuto di dover richiedere gli arresti domiciliari. Il gip, condividendo le risultanze investigative e il quadro raccolto dalla Procura, ha emesso il provvedimento, riscontrando le ipotesi della violenza sessuale reiterata e degli atti persecutori a danno delle vittime.
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