Un incontro tecnico di confronto quello svoltosi nella mattinata odierna presso i locali dell’ex mercato coperto a Fermo e che ha visto presenti numerosi profili professionali fra architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, geometri ed ingegneri, così come periti industriali e periti industriali laureati, arrivati da tutta la provincia ed anche oltre, riunitisi per fare il punto sui lavori post sisma con fondi erogati dal Pnrr, ed elencare eventuali prospettive future. L’occasione, si è creata per osservare le migliorie portate avanti in questi ultimi anni post sisma 2016.
L’incontro si intitolava, infatti, “Ricostruzione post-sisma nella provincia di Fermo. Analisi dello stato dell’arte e prospettive future”.
L’analisi dello stato dei lavori ha visto protagonisti tecnici ed amministratori della provincia, che dopo nove anni hanno fatto il punto della situazione in merito a tutto ciò che è stato già svolto e rispetto a quanto ancora c’è da fare.
Nell’auditorium “Pertini” dopo i saluti istituzionali del primo cittadino Paolo Calcinaro è intervenuto il presidente della provincia, Michele Ortenzi, che ha fatto il punto su quanto è stato operato in questi nove anni dopo il sisma del 2016 per quanto riguarda gli istituti scolastici del Fermano, le migliorie effettuate che hanno portato ad avere «edifici più sicuri per tutti gli studenti grazie anche ai fondi del Pnrr».
La parola poi è stata ceduta ai principali esponenti degli ordini degli Architetti, Ingegneri e Geometri della provincia di Fermo, per i saluti di rito prima dell’intervento vero e proprio dei tecnici. Tra gli interventi, oltre a quello del senatore Guido Castelli, commissario straordinario alla Ricostruzione, anche quello di Ance Fermo, con Massimiliano Celi, di Ance Marche, con Stefano Violoni e di Fabiola Pietrella, dello studio associato Pietrella-Bruè.
La Soprintendenza delle province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno, con il soprintendente arch. Giovanni Issini, ha inoltre illustrato gli interventi effettuati sul territorio del cratere sia per quanto riguarda i beni architettonici che i beni paesaggistici facendo il punto sulla situazione su restauro e recupero dei beni culturali nelle tre province interessate dal sisma del 2016.
Successivamente è intervenuto anche il Commissario straordinario per la ricostruzione, il senatore Guido Castelli, ospite atteso dagli addetti ai lavori: «Stiamo valutando con molta attenzione il tema di un prezziario nuovo rispetto alle dinamiche che si stanno sviluppando. Il mio compito è gestirlo, cercando di contenere l’accollo. Siamo tutti parte della stessa famiglia – chiarisce il commissario Castelli – tutto deve funzionare, nessuno deve prevalere e gli ordini professionali hanno il compito di favorire le migliori prassi di esecuzione».
Insomma, un sistema che sia paritario ed efficiente per tutti. Passiamo alle normative, questione annosa per gli ordini professionali, su cui il commissario è stato chiamato da più parti a rispondere: «Non possiamo correggere all’infinito, è vero, con le ordinanze. Ho chiesto ulteriori delucidazioni sulla proroga del 110% Superbonus, evidenziando i finanziamenti per le pratiche in essere. Io farò di tutto per sostenere la richiesta, su cui sto lavorando per alleggerire anche il bilancio su cui dovrebbe pesare questo credito. Si sta redigendo proprio in questi giorni il bilancio, e bisognerà anche pensare ai piani B».
«Il 110% Superbonus non è stata una soluzione ottimale per gestire il problema degli accolli. Nasceva da una idea intelligente ma difficile poi da gestire, per me e per i tecnici, per via del numero delle pratiche. Ora, molte sono state respinte, altre in iter, che hanno un sistema di gestione ottimale qui nelle Marche, con tempi di pagamento rispettosi delle leggi, stanno andando avanti. C’è tanto di positivo. Abbiamo consegnato 225 scuole nelle Marche. Lo scorso anno sono stati liquidati, solo in questa regione, oltre 1,1 milioni di finanziamenti. Il pil delle Marche è aumentato grazie alla ricostruzione, fa crescere professionisti pubblici e privati: questo è un valore per tutti. Dobbiamo continuare a governare nel rispetto di tutti, con trasparenza. Questa è in ogni caso una fase positiva per tutti i tecnici e per quanti lavorano alla ricostruzione».
l.c.
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