MIss Italia 2025, Karia Buchicchio con il sindaco Valerio Vesprini e gli assessori Giampiero Marcattili, Carlotta Lanciotti e Alessandra Petracci
di Serena Murri
Il concorso di bellezza Miss Italia, a Porto San Giorgio per il secondo anno, si è chiuso ieri con il segno positivo. Oltre al concorso di bellezza, è stata anche un’occasione di promozione, visti gli importanti riflettori puntati sulla città. E ora per l’assessore al commercio e al turismo Giampiero Marcattili può essere tempo per tracciare un bilancio sull’andamento della manifestazione che per il secondo anno, si diceva, ha scelto Porto San Giorgio.
L’assessore a turismo e commercio, si è impegnato in prima persona per l’organizzazione della kermesse al Palasavelli: «E’ stato impegnativo -ha spiegato Marcattili- Quando c’è di mezzo uno studio televisivo come la Rai che ha delle esigenze, la priorità viene data al piccolo schermo. Ci siamo dovuti rapportare con registi, sceneggiatori, costumisti e tutto un insieme di forze. Per noi era la prima esperienza perché nella precedente edizione, era stato fatto tutto in maniera ridotta, a teatro. In un ambiente come il palazzetto si è dovuto ricreare l’habitat del teatro. È stato fatto un lavoro importante per preparare e sistemare lo spazio del palas ad accogliere 2000 persone».
Cosa si potrà fare, in futuro per migliorare le condizioni dell’audio all’interno della struttura? «Il palazzetto è stato completato negli anni ’90, quando queste esigenze non c’erano o non si conoscevano. Le criticità si cerca di risolverle, a volte si riesce, a volte meno. L’impianto sonoro realizzato non era unico ma suddiviso in varie aree, con un service centrale. È risaputo che vi sono delle criticità a livello di audio, ne terremo conto e con l’opportunità dei lavori, oggi a differenza di allora, abbiamo strumenti in più per migliorare la qualità dell’audio. È chiaro che ci si è dovuti adattare in una struttura sportiva che non è nata come teatro. Tutto considerato, alla fine il risultato stato accettabile. Lo spettacolo c’è stato, considerato il luogo».
Qualche difficoltà iniziale, per partire, con l’organizzazione c’è stata «Abbiamo saputo non troppo in anticipo – ha ammesso l’assessore Marcattili- che c’era la Rai, con esigenze completamente diverse, con una produzione televisiva, con un numero di persone a lavorare raddoppiato tra maestranze e responsabili dei vari settori. Quindi, tutto ha preso una piega diversa. Alla fine, il grosso del lavoro è stato fatto tutto nella settimana finale e c’è stato da correre anche per contenere i costi. Se tu tanti servizi li dai in house, affidandoli al Comune, devi lavorare di più per poter rispondere e avere lo stesso risultato. Abbiamo accontentato tante richieste, è stato fatto un grosso lavoro da parte dell’ufficio tecnico e dagli operai, per far sì che quella sera (ieri, ndr) venisse fatto tutto nei modi dovuti». Quanto è costata la manifestazione al Comune? «Tra qualche giorno avrò il responso dei costi. Abbiamo avuto almeno 100 persone a lavorare».
Quest’anno c’è stato un coinvolgimento maggiore, rispetto all’anno scorso, degli alberghi locali. In che misura la manifestazione ha inciso anche sull’indotto della città? «Genitori, agenti e giornalisti della stampa nazionale hanno visitato la nostra città e sono rimasti piacevolmente colpiti. Abbiamo ricevuto tanti complimenti per come abbiamo gestito l’accoglienza, ci hanno detto che l’hanno trovata molto gradevole, vivibile, raccolta, piacevole per passeggiare, con tanti esercizi pubblici. Ma il valore di questa manifestazione, non è tanto l’indotto che genera quel giorno ma il fatto che veicola il nome di Porto San Giorgio su scala nazionale. È un evento con 86 anni di storia che quest’anno è andato in onda sulla Rai. Non possiamo avere dati certi ma è uno strumento pubblicitario per il turismo, non solo a Porto San Giorgio ma per la provincia. Abbiamo avuto anche una puntata su Raiplay dedicata alla Costa dei borghi, in cui si è parlato di 6 Comuni della costa sotto forma di promozione ma si veicola il nome di Porto San Giorgio come cittadina turistica deputata ad esserlo e a continuare la sua tradizione. Uno dei tanti modi di avere risonanza reale per fare promozione e rilanciare il nome della città su scala nazionale».
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