Il vice premier e ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini oggi a esi per inaugurare il nuovo edificio dell’Interporto
Taglio del nastro oggi pomeriggio per il nuovo edificio dell’Interporto Marche, al termine dei lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico della sede e della viabilità interna. Alla cerimonia di inaugurazione alla Coppetella di Jesi ha preso parte il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, insieme alle autorità locali e regionali. «L’investimento sull’Interporto rappresenta il frutto di anni di lavoro, confronto, fatica e progettazione – ha affermato Salvini -. Sarà un moltiplicatore di posti di lavoro, un punto di incontro per tante aziende marchigiane, italiane e straniere. Non vengo qui da ministro dei Trasporti a promettere: noi oggi stiamo investendo. Nelle Marche ci sono cantieri aperti per strade, porti, aeroporti, ferrovie e case, per un valore complessivo di 5 miliardi di euro. Lavoriamo per migliorare ancora di più».
Il vicepremier ha ribadito l’importanza di accompagnare opere di questo tipo, centrali per lo sviluppo della regione: «L’Interporto è un’opera completa, destinata a crescere ancora. Per me, in un momento in cui la tutela del costo della vita, degli stipendi e del lavoro degli italiani è una priorità, accompagnare progetti come questo è una grande gioia, una grande soddisfazione». Salvini ha quindi rimarcato le potenzialità della regione: «Le Marche sono straordinariamente produttive, non hanno bisogno di beneficenza o assistenza. Il sistema infrastrutturale marchigiano, soprattutto sulle direttrici trasversali e diagonali, resta però complicato: attraversare le Marche verso sud è ancora difficile». Per rispondere a queste sfide, il Ministro ha ricordato la nomina del commissario traordinario per l’Alta Velocità Adriatica, individuato in Aldo Isi, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi): «Una scelta di garanzia, per il rispetto dei tempi».
L’evento ha segnato anche un altro passaggio importante. Il ritorno del trasporto delle barbabietole su ferro si avvicina con la firma del protocollo d’intesa e sviluppo sottoscritto oggi all’Interporto che ha presentato pubblicamente i lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico della sede e della viabilità interna. Chiesta lo scorso aprile da Coldiretti Marche nel corso di un summit in Regione, la piastra ferroviaria dell’Interporto di Jesi dedicata al trasporto delle barbabietole da zucchero, è considerata un’infrastruttura fondamentale per la filiera bieticolo-saccarifera marchigiana e che si inserisce in un percorso di rilancio avviato da tempo, con la prospettiva di ridurre i costi di trasporto e abbattere l’impatto ambientale. «Si tratta di un obiettivo che Coldiretti persegue da tempo – spiega la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni – e oggi gettiamo le basi per raggiugerlo con successo. Vogliamo un’agricoltura competitiva, efficiente e rispettosa del territorio. Riattivare il collegamento ferroviario significherebbe aiutare le imprese, ridurre i costi e allo stesso tempo valorizzare un’infrastruttura strategica come l’Interporto di Jesi». La piastra, un tempo già utilizzata per la movimentazione delle barbabietole, consentirà di riportare su rotaia le produzioni oggi trasferite esclusivamente su gomma verso gli zuccherifici di Minerbio (Bologna) e Pontelongo (Rovigo). Una scelta che significherà togliere dalle strade fino a 50 autotreni al giorno nei circa due mesi di campagna, con evidenti benefici in termini di sicurezza e sostenibilità.
«La giornata di oggi nelle Marche che ha visto l’incontro e l’intesa tra le istituzioni e il mondo agricolo, a pochi mesi dalla dichiarazione di intenti per rendere possibile e sostenibile il trasporto su rotaia delle barbabietole da zucchero, ha chiaramente mostrato la volontà delle parti coinvolte a centrare l’obiettivo prefissato – ha evidenziato il presidente di Coprob Italia Zuccheri Luigi Maccaferri -. Interporto, Coprob Italia Zuccheri, insieme a Coldiretti Marche e Confcooperative Marche sottoscrivono infatti un protocollo di intesa di valenza triennale e collaborazione fattiva volto ad avviare nel concreto le azioni che porteranno a trovare le corrette e sostenibili metodologie vettoriali di trasportosu rotaia delle barbabietole dal campo allo stabilimento di trasformazione. Questo accordo – arrivato puntuale in concomitanza con la pubblicazione del bando regionale che favorisce la bieticoltura e per il quale ringrazio la Regione Marche per il sostegno – potrà ulteriormente consentire un risparmio significativo garantendo, al contempo, una riduzione di emissioni in atmosfera».
Il bando regionale, chiesto a gran voce da Coldiretti, prevede contributi “una tantum” per le imprese agricole che hanno coltivato barbabietola da zucchero nell’annata agraria 2024/2025. Il sostegno, concesso in regime “de minimis”, sarà calcolato in base agli ettari dichiarati nelle domande uniche di pagamento 2025, fino a un massimo di 200 euro per ettaro e con una soglia minima di due ettari coltivati per accedere al contributo. Le domande potranno essere presentate tramite Siar dal 25 settembre al 23 ottobre 2025.«La Regione ha dimostrato attenzione verso un comparto che rappresenta oltre 2.500 ettari coltivati nelle Marche e coinvolge centinaia di aziende – sottolinea Coldiretti Marche –. Con il nuovo bando e con la riattivazione della piastra ferroviaria possiamo guardare al futuro con maggiore fiducia, rafforzando una filiera che produce zucchero 100% italiano e che ha ancora ampie potenzialità di crescita».
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