di Serena Murri
Furto al supermercato “Tigre Amico” di Porto San Giorgio. In tre hanno saccheggiato il punto vendita lungo la statale nord di Porto San Giorgio. Sono riusciti ad agire indisturbati e la titolare si è accorta dell’ammanco soltanto dopo che i malviventi erano usciti dall’esercizio.
I ladri si sono mossi liberamente all’interno del supermercato e nessuno si è accorto di niente, nemmeno del fatto che i tre fossero insieme. Hanno depredato il negozio di liquori costosi e se ne sono andati come se nulla fosse. Uno di loro ha perfino pagato un prodotto, prima di andarsene via.
Il furto è successo oggi intorno alle 13.30. Soltanto dopo la loro uscita, uno dei dipendenti ha notato gli scaffali vuoti e ha capito che la merce era stata rubata. Si parla di bottiglie di liquore costose, per un totale di diverse centinaia di euro.
Sono entrati in tre, si diceva. Uno alla volta. Si sono nascosti la refurtiva addosso, sotto i vestiti. Indossavano camice ampie e pantaloni con i tasconi. L’unico che ha parlato alla cassa aveva un accento dell’est Europa. Soltanto uno dei tre indossava un berretto in testa, gli altri due erano a volto scoperto. Anche grazie a questo, sono riusciti ad agire indisturbati, facendo in modo che nessuno si accorgesse di nulla.
Una volta che si sono accorti dell’ammanco, dipendenti e titolare si sono messi a scandagliare le immagini di videosorveglianza. Dai frame registrati, si capisce bene che i tre, a viso scoperto, erano insieme. Dopo essersi nascosti addosso la refurtiva, sotto a delle ampie camice, uno solo di loro ha pagato una bottiglietta d’acqua mentre un altro lo aspettava vicino all’uscita parlando al telefono e facendo probabilmente da “palo”. Dopodiché, i tre si sono dileguati e stando a quanto emerso dalle telecamere di videosorveglianza, non avevano lasciato nessun veicolo nel parcheggio del supermercato. Tutto è successo nel giro di 10 minuti.
La titolare si è subito rivolta alla Questura per sporgere denuncia, dove ha depositato anche i video registrati dalle telecamere presenti all’interno dell’attività. Attraverso quelle immagini, in cui compaiono i volti dei tre le Forze dell’ordine potranno orientare le loro indagini per risalire alla loro identità.
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