Opere pubbliche, Cesetti attacca Calcinaro: «Fa propaganda ingannevole e scorretta»

ELEZIONI - Il candidato nelle liste del Pd per il collegio della provincia di Fermo critica il sindaco di Fermo, anche lui candidato alle Regionali, ma con la lista "I Marchigiani per Acquaroli": «Negli ultimi cinque anni sono state realizzate solo opere programmate dalla precedente giunta di centrosinistra»

Fabrizio Cesetti

«È davvero curiosa la campagna elettorale del sindaco di Fermo, il quale, dopo essersi convertito ai valori della destra, cerca in tutti i modi di “appropriarsi” del merito di infrastrutture che né lui né i suoi nuovi sodali hanno programmato e finanziato, e che sono invece il frutto del lavoro svolto dalla precedente giunta regionale di centrosinistra, di cui ho avuto l’onore di ricoprire l’incarico di assessore al Bilancio. Questa continua e ostinata mistificazione di Calcinaro, che raggiunge l’apice quando attacca Ceriscioli e ringrazia pubblicamente l’attuale giunta regionale affermando che si è dimostrata molto più attenta alle questioni del territorio fermano, ha un solo nome: propaganda ingannevole ai danni dei cittadini. Ma se il sindaco pensa che tutti siano così sciocchi da non accorgersi del suo gioco scorretto, si sbaglia di grosso». A dirlo è Fabrizio Cesetti, candidato nelle liste del Partito Democratico per il collegio della provincia di Fermo alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre.

«Proprio lo scorso luglio – continua Cesetti – durante un intervento in consiglio regionale durante il dibattito sul Piano delle Opere pubbliche, ora visibile anche sulla mia pagina Facebook, avevo ricostruito dettagliatamente il lavoro svolto dalla giunta Ceriscioli in merito alle infrastrutture e all’edilizia sanitaria e ricordavo come tutte le opere oggi realizzate o in corso di realizzazione nel Fermano fossero frutto esclusivo di quella programmazione. Aggiungevo poi che nel corso di quest’ultima legislatura, sotto il governo del centrodestra, nessun altro progetto era stato promosso. Anzi, il recente Piano Infrastrutture 2032, approvato nell’ultimo consiglio dalla maggioranza, si registra un netto passo indietro rispetto alla programmazione varata nel 2020 dal centrosinistra. Al tempo, questo territorio venne riconosciuto, insieme a una parte del Maceratese, Area di Crisi Complessa per il settore pelli-calzature. Su questa base e dopo un serrato confronto con il territorio, sottoscrivemmo un Accordo di programma con i Ministeri per lo Sviluppo economico e delle Infrastrutture, l’Anpal, Invitalia e le Province di Fermo e Macerata. Questo Accordo, nel quadro di un piano di riconversione industriale, individuava la realizzazione di opere urgenti e indifferibili di pubblica utilità quali il completamento della terza corsia della A14 da Porto Sant’Elpidio a Pedaso, la realizzazione della Mare-Monti, il completamento della Mezzina, la valliva dell’Ete Morto (Strada del Cappello), l’intervalliva Tolentino-San Severino Marche-Castelraimondo, oltre che il miglioramento degli standard di funzionalità e sicurezza della rete stradale delle province di Fermo e Macerata. Non una di queste opere è stata avviata nel corso degli ultimi cinque anni! Se Calcinaro – conclude Cesetti – crede che questo prendere in giro i cittadini sia corretto e rappresenti la buona politica, continui pure. Di certo non è una modalità che mi appartiene, perché io sono abituato a parlare con i fatti. Fatti veri, concreti e riscontrabili da tutti».

(Spazio elettorale a pagamento)

 


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