Svem e Its, Cola (Pd): «Responsabilità politica della giunta Acquaroli»

POLITICA - La candidata del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali commenta le vicende che stanno tenendo banco in queste campagna elettorale, sottolineando una responsabilità politica da parte della giunta regionale uscente

Luisanna “Susy” Cola

Svem ed Its sono due dei temi caldi di questa campagna elettorale che sta anticipando le prossime elezioni regionali in programma il 28 e 29 settembre. Sull’argomento si esprime anche Luisanna Cola, candidata per il fermano nelle file del Partito Democratico. E lo fa con un comunicato stampa.

«C’è un filo che unisce l’inchiesta giornalistica di Sandra Amurri, l’esposto presentato da Alessia Morani e le polemiche sulla gestione della Svem e dell’Its Smart Academy di Fermo: il nodo irrisolto del governo regionale e del rapporto tra strumenti pubblici e potere politico – dichiara la dott.ssa Cola – la Svem, società in house della Regione Marche, nasce nel 2021 per decisione della giunta Acquaroli. Non una semplice ridenominazione della vecchia Svim, ma un progetto politico dichiarato: scorporare dalla Regione la pianificazione dello sviluppo, affidandola a una struttura autonoma, formalmente braccio operativo della giunta. A guidarla viene nominato nel gennaio 2022 Andrea Santori. Tre anni dopo, quell’architettura mostra crepe. Su queste vicende sono state presentate denunce formali a Procura, Corte dei Conti e Guardia di Finanza: sarà la magistratura a stabilire eventuali responsabilità penali o contabili. Ma la politica non può sottrarsi al giudizio sull’impianto complessivo».

«La giunta regionale non si è limitata a creare una società: ha delegato a essa una parte sostanziale della propria funzione di indirizzo e programmazione. È legittimo chiedersi se questa scelta risponda a una visione di efficienza o a un disegno di concentrazione di potere – sottolinea Luisanna Cola con una nota stampa – nel frattempo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le Marche soffrono una crisi produttiva che non accenna a fermarsi: export in calo, comparti tradizionali come la calzatura in difficoltà, imprese che chiudono. La promessa della Zes resta per ora sulla carta.
La vicenda dell’Its Smart Academy di Fermo, anch’essa guidata da Santori, sembra confermare un’impostazione gestionale discutibile. Se davvero si discute di un allontanamento di Santori da Svem, ma solo dopo le elezioni, significa che ancora una volta la politica rinvia, invece di assumersi subito la responsabilità delle scelte. Non potendo questa volta giocare allo scaricabarile e al vittimismo, come è loro abitudine fare, Acquaroli e le forze politiche che lo sostengono si nascondono e non rendono conto delle loro responsabilità ai cittadini. C’è dunque un problema più ampio che va oltre singoli nomi e singole fatture: quale idea di Regione si vuole costruire? Una Regione come casa comune, garante dell’uso corretto delle risorse, oppure una Regione ridotta a macchina di spesa e propaganda politica? Noi ci candidiamo per affermare la prima idea di Regione: trasparente, credibile, responsabile».

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