Nella mattinata odierna i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna stanno eseguendo, nelle province di Bologna, Roma, Firenze, Fermo e Napoli, un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale felsineo, Andrea Salvatore Romito.
«L’indagine, diretta dalla locale Procura della Repubblica, col sostituto procuratore Stefano Dambruoso, e condotta dal Nucleo Pef di Bologna, si è concentrata sull’attività didattica svolta nell’anno scolastico 2023 – 2024 da un noto centro studi specializzato nel recupero degli anni scolastici e nella preparazione all’esame di maturità. Le risultanze investigative hanno evidenziato come l’istituto fosse al centro di una ramificata organizzazione radicata a Bologna, composta da dieci persone che – si legge nella nota della Guardia di Finanza – grazie alla compiacenza di istituti paritari, veri e propri “diplomifici”, ubicati nelle Marche e in Campania, assicurava ai propri studenti, previo pagamento di una somma di circa 6.000 euro, il superamento dell’esame di maturità.
«Per la realizzazione del disegno criminale l’organizzazione si avvaleva della azione di soggetti che, come veri e propri broker, si occupavano di promuovere gli istituti paritari verso cui indirizzare gli studenti – aggiungono dalla Finanza – per il conseguimento del diploma di maturità, in maniera “facile e veloce”. Inoltre provvedeva alla produzione di false attestazioni di percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), utili ai fini dell’ammissione agli esami di Stato, creava false auto-dichiarazioni di domicili in comuni della Campania, per dimostrare una regolare frequenza degli studenti bolognesi in scuole di quella regione, redigeva i compiti scritti da parte degli studenti con l’obbligo di non indicare la data degli stessi, per poter consentire all’Istituto paritario di meglio gestire le presenze. E infine predisponeva le pagelle contenenti false attestazioni rese dai dirigenti scolastici coinvolti».
Accogliendo in pieno le indagini delle fiamme gialle, il provvedimento emesso dal Gip ha disposto il sequestro preventivo del centro scolastico emiliano (oltre ad una unità locale in Toscana), di una scuola paritaria con sede nella provincia di Napoli e di una società con sede in Emilia-Romagna. In aggiunta, si è proceduto al sequestro preventivo finalizzato alla confisca pari a 90.000 euro. Nel corso delle attività esecutive, le fiamme gialle bolognesi si sono avvalse della collaborazione dei Reparti del Corpo aventi sede a Bologna, Firenze, Macerata, Civitavecchia, in provincia di Roma, Fermo e Nola, nel Napoletano.
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