Sorpresi nel casotto di uno chalet: «Cercavamo un bagno»

PORTO SANT'ELPIDIO - «Ero fuori insieme ad amici quando all’improvviso è suonato l’allarme del locale, così ci siamo precipitati sul posto e chiamato il 112. - racconta il titolare - All’arrivo abbiamo visto una coppia di ragazzi, meno di trent’anni, un uomo e una donna che avevano forzato uno dei casotti esterni che funge da deposito. Quando ci hanno visto si sono subito giustificati con noi e con i militari dell’Arma dicendo che pensavano fosse un bagno».

Scoperti all’interno di uno chalet, si giustificano con un laconico “cercavamo un bagno”. L’episodio è avvenuto ieri sera, sul lungomare sud di Porto Sant’Elpidio, all’interno di uno chalet.

«Ero fuori insieme ad amici quando all’improvviso è suonato l’allarme del locale, così ci siamo precipitati sul posto e chiamato il 112. – racconta il titolare – All’arrivo abbiamo visto una coppia di ragazzi, meno di trent’anni, un uomo e una donna che avevano forzato uno dei casotti esterni che funge da deposito. Quando ci hanno visto si sono subito giustificati con noi e con i militari dell’Arma dicendo che pensavano fosse un bagno».

Una scena surreale, i ragazzi apparsi in condizioni debilitate, forse privi di fissa dimora sono stati identificati dalle forze dell’ordine. Si tratta di due giovanissimi, italiani, della zona. «Alla fine non hanno preso nulla, né commesso altre infrazioni, ho preferito non sporgere denuncia. Davanti a me c’erano due ragazzi in difficoltà, aggiungere altro peso a questo momento della loro vita non mi è sembrata una cosa utile».

Maikol Di Stefano


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