«Un punto centrale del mio impegno politico è il ripristino, in chiave moderna e sostenibile, della linea ferroviaria Porto San Giorgio – Fermo – Amandola. Non si tratta solo di recuperare un tratto di storia, ma di guardare avanti con decisione e visione. L’idea di una metrotranvia leggera, o addirittura di un servizio misto tram-ferrovia, non è utopia. È una necessità strategica per un territorio che rischia di diventare sempre più marginale se non colmato il vuoto infrastrutturale che lo affligge da troppo tempo», sottolinea Ugo Ciarrocchi candidato per Noi Moderati alle elezioni regionali
«La ferrovia Porto San Giorgio–Fermo–Amandola ha rappresentato per quasi mezzo secolo un asse vitale di collegamento tra la costa e i Sibillini. Chi oggi propone di rimettere in funzione quel tracciato, non lo fa per nostalgia, ma perché esistono condizioni tecniche, ambientali e politiche nuove che ne rendono possibile e utile il ritorno. Serve una politica coraggiosa, che non si accontenti più di interventi a tampone. Serve una politica che sappia unire, come questa ferrovia univa mare e monti, borghi e città, lavoro e turismo. Per questo, come candidato e come cittadino, mi impegno a portare questa battaglia in Regione».
«Negli ultimi mesi si è riaperto il dibattito, e questo è un segnale importante – sottolinea Ciarrocchi – . Lo è stato l’incontro tenuto a Porto San Giorgio, dove si è parlato della metrotranvia come infrastruttura verde e intelligente, in grado di ridurre il traffico veicolare e incentivare una mobilità più sostenibile, anche in ottica turistica. Ma alle parole devono seguire azioni concrete: non possiamo perdere anche questo treno, forse l’ultimo utile per invertire la rotta del declino infrastrutturale che ha colpito la provincia di Fermo».
«Il tracciato esiste, il sedime è in larga parte recuperabile, la tecnologia oggi permette soluzioni ibride, flessibili ed economicamente sostenibili. Esistono già studi, proposte, progetti preliminari. Il passo decisivo spetta alla politica: non serve reinventare la ruota, ma avere il coraggio di farla girare. Chiedo agli elettori, ai colleghi candidati, agli amministratori locali, ai rappresentanti istituzionali del territorio, di unire le forze per trasformare questo sogno in progetto e il progetto in realtà. Non sarà facile, ma neppure impossibile. Le risorse del Pnrr, dei fondi europei di coesione, del fondo per le aree terremotate, possono e devono essere direzionate anche verso infrastrutture come questa, che rappresentano una vera svolta per la mobilità e per l’equilibrio tra costa e aree interne».
«Non possiamo più aspettare. Ogni anno che passa è un’occasione persa per rilanciare il turismo ambientale, per facilitare la vita di pendolari, studenti, lavoratori dell’entroterra, per rendere il Fermano più attrattivo anche per nuovi investimenti. Chi mi conosce sa che non faccio promesse elettorali irrealizzabili. Ma su questa battaglia metto la mia faccia e il mio impegno, oggi e domani, anche dopo il voto. Una nuova ferrovia non sarà solo un mezzo per spostarsi: sarà il segno che il Fermano ha deciso di risalire sul treno del futuro».
(Spazio Elettorale a Pagamento)
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