Matteo Ricci interviene sul tema dell’ Agricoltura, un settore che negli ultimi anni ha vissuto momenti complicati.
«Vogliamo un’agricoltura che torni a essere la custode viva delle Marche, perché gli agricoltori sono i custodi del paesaggio e dei beni comuni della nostra regione. Per fare ciò è necessario investire sul biologico e sull’ambiente, gestire le acque, investire sui giovani e l’innovazione ma anche sulla filiera corta, sui mercati e sulla qualità», così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, illustrando i punti programmatici sull’agricoltura.
«Proporremo una vera politica che investa nel biologico, nelle pratiche rigenerative e agro-forestali e che leghi i sostegni a risultati misurabili come minori emissioni o la qualità dei terreni. – dichiara Ricci – Programmeremo la manutenzione e la messa in sicurezza di dighe, invasi, fiumi e reticoli minori, così come pianificheremo con i Consorzj le opere idrauliche e di viabilità rurale, per un’irrigazione precisa. – aggiunge – Sarà necessario poi investire nei giovani under 30 affinché si riavvicinino alla terra attraverso sostegni con credito agevolato e sportello unico, ma anche con investimenti nei servizi essenziali nei borghi».
«Serve poi che i prodotti vengano pagati al giusto prezzo ai produttori, per farlo bisogna rilanciare l’importanza della qualità e dei prodotti locali, promuovendo la filiera corta e attraverso un fondo di garanzia regionale per l’innovazione – prosegue Ricci – Realizzeremo piattaforme e servizi innovativi per il mondo agricolo, aumenteremo il rapporto con le Università marchigiane e favoriremo l’economia circolare, punteremo inoltre sulla tutela dell’apicoltura così come, per la fauna selvatica, sulla prevenzione e su indennizzi rapidi e certi».
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