Disabilità e welfare, Versace e Marinangeli a Porto San Giorgio: «Vale la pena fare politica con serietà»

PORTO SAN GIORGIO - Ieri pomeriggio, nella sede elettorale di Noi Moderati, si è tenuto l’incontro promosso dal candidato regionale Marco Marinangeli, con la partecipazione della senatrice Giusy Versace, del campione paralimpico Michele Massa, dei candidati consiglieri regionali della provincia di Fermo: Martina Susino, Ugo Ciarrocchi e Livia Paccapelo, della consigliera provinciale Marigrazia D’Angelo ed il coordinatore regionale Tablino Campanelli oltre a diverse associazioni del territorio

Una sala gremita per parlare di disabilità, welfare e nuove sfide per la Regione Marche. Sabato pomeriggio, nella sede elettorale di Noi Moderati in via Verdi, si è tenuto l’incontro promosso dal candidato regionale Marco Marinangeli, con la partecipazione della senatrice Giusy Versace, del campione paralimpico Michele Massa, dei candidati consiglieri regionali di Noi Moderati della provincia di Fermo: Martina Susino, Ugo Ciarrocchi e Livia Paccapelo, della consigliera provinciale Marigrazia D’Angelo, il coordinatore regionale Tablino Campanelli e di numerose associazioni del territorio: tra cui le associazioni dei sordi, l’Accademia della Scherma di Fermo, gli invalidi del lavoro e varie realtà impegnate nel sociale.

La senatrice Giusy Versace ha portato la sua esperienza personale, dal drammatico incidente stradale al successo sportivo fino all’impegno politico.
«Disabili non sempre si nasce, lo si diventa – ha detto – Per me il 22 agosto è un secondo compleanno, perché è il giorno in cui sono rinata dopo aver perso le gambe. Ho iniziato a correre per ripicca, per scommessa, e lo sport mi ha insegnato che i risultati si costruiscono con tempo, fatica e sacrificio, non arrivano per caso».

Versace ha poi sottolineato: «Il Parlamento, se vissuto con serietà, ti toglie ogni briciolo di energia, ma ti restituisce il senso di fare qualcosa che vale la pena. Non è vero che la politica è fatta solo da brutte persone: ci sono anche donne e uomini che studiano, si impegnano, che si fanno il mazzo. Io invito i ragazzi a venire a trovarmi in Senato, a capire come si lavora davvero».

Infine, un appello alla partecipazione: «Andare a votare è un diritto conquistato. Non abbiamo la bacchetta magica, ma possiamo fare la differenza. Vale la pena crederci, vale sempre la pena».

Il fiorettista paralimpico Michele Massa ha emozionato la platea raccontando il suo percorso sportivo e umano. «Dovete fare attività sportiva perché è importante per il fisico e la mente – ha ricordato –. Lo sport vi farà superare i problemi e vi indicherà la strada. E soprattutto, grazie allo sport, la disabilità non è percepita come un problema, ma come una possibilità per superare i vostri limiti».
Poi un passaggio più personale: «Sono felice di essere qui, per amicizia con marco Marinangeli e perché questa è l’occasione per ribadire quello che per me è diventato un mantra. Il fatto che i ragazzi debbano uscire e fare sport è vero, ma lo sport non ha una regola fissa: c’è chi lo vive come hobby, chi come sfogo, chi come lavoro. La sua bellezza è che non ha un’unica forma, ma tante variabili».

Massa ha sottolineato il valore sociale della pratica sportiva: «Nessuno ha il diritto di dire all’altro come deve vivere lo sport. È uno strumento per uscire dall’isolamento: nella mia palestra ho trovato persone che oggi sono parte integrante della mia vita. Lo sport insegna regole, rispetto, convivenza, ed è un aiuto enorme per crescere. È questo il consiglio più grande che posso dare ai bambini e ai ragazzi: fate sport, perché è la strada per diventare non solo atleti, ma soprattutto grandi persone».

Al centro della serata, l’impegno del candidato alle regionali per Noi Moderati Marco Marinangeli: «La disabilità non è un problema da relegare ai margini, ma una dimensione che deve diventare centrale nella progettazione del welfare regionale. Ogni persona reclama pari dignità: scuola, lavoro, mobilità, cultura devono essere garantiti senza compromessi».

Marinangeli ha poi concluso: «Una Regione solidale non si misura dagli interventi occasionali, ma dalla capacità di strutturare servizi duraturi, che mettano la persona al centro. Tanto è stato fatto e tanti sono gli investimenti messi in campo dalla Giunta Acquaroli al punto da Rendere la Regione Marche la prima regione in Italia per investimenti nel sociale pro capite. Il Fermano e le Marche hanno bisogno di una visione inclusiva: voglio che ogni comune sappia di poter contare su risposte certe e percorsi chiari per i diritti di tutti».

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