di Sandro Renzi
Dopo Montegranaro il ministro Matteo Salvini approda a Porto San Giorgio dove ad accoglierlo c’è un intero teatro con i militanti della Lega ma anche curiosi che sono venuti ad ascoltare il leader del Carroccio in tour nelle Marche per sostenere la ricandidatura a presidente di Francesco Acquaroli e dei quattro rappresentanti in lista, per la circoscrizione di Fermo, Fabio Senzacqua, Alan Petrini, Erika Acciari e Maria Lina Vitturini. In prima fila anche il sindaco Valerio Vesprini e il presidente del consiglio comunale Fabio Bragagnolo.
Sul palco Salvini torna a bomba sui temi più cari al partito, dalla lotta all’immigrazione clandestina (ci sarà un nuovo decreto sicurezza sui ricongiungimenti familiari a firma Lega la prossima settimana), alla battaglia contro la burocrazia europea che, secondo Salvini, dovrebbe occuparsi di altre cose «invece che dei tappi di plastica o della misura delle vongole», dal ponte sullo stretto, al potenziamento delle forze dell’ordine, che deve passare per un incremento delle risorse umane e delle attrezzature, all’autonomia regionale piena anche in tema di sanità, fino alla difesa dei confini, ricordando la vicenda giudiziaria Open Arms di cui è stato protagonista ed ancora aperta. «E se vinco torno a Porto San Giorgio e festeggio con il brodetto» scherza Salvini annunciando di aver trovato due milioni di euro per completare il palazzetto di Montegranaro, come già fatto in mattinata proprio nel Comune calzaturiero .
«Le Marche sono tra le tre regioni italiane con i conti della sanità migliori e chi l’ha gestita in questi cinque anni è stato bravo, l’autonomia ci permetterebbe di assumere più medici e infermieri. Sarebbe una salvezza anche nelle Marche per abbattere le liste di attesa». Salvini definisce fondamentale il voto di domenica non tanto per i politici che stanno a Roma ma in primis per i marchigiani «perché voi non siete un laboratorio politico». Ma occhio all’astensione, il monito della Lega, che potrebbe essere elevata. «I miliardi che stiamo investendo nelle Marche non servono a Matteo Salvini ma ai marchigiani – prosegue il ministro delle infrastrutture – da quanti anni si sente parlare qui di alta velocità? Ebbene ho chiesto ed ottenuto l’impegno che entro il 2027 ci sia il bando per l’alta velocità dal nord al sud della regione».
E sulle infrastrutture Salvini ha rimarcato la necessità di un potenziamento sia dell’A14, in termini di terza corsia, che di arretramento della ferrovia. «La terza corsia? C’è la volontà di farla e trovare le risorse, non ci sono cose impossibili». Così come fondamentale è il sostegno all’imprenditoria locale. Per questo «la Lega lavora per riportare gli imprenditori marchigiani ad esportare in Russia nuovamente appena sarà conclusa la maledetta guerra. Conto che finirà presto». Ed al competitor di Acquaroli, Matteo Ricci (presente in città dopo qualche ora), il leader della Lega augura «le migliori fortune ed una vita da libero, non a caso ho chiesto ai candidati di non sprecare neanche un attimo sulla vicenda giudiziaria che lo riguarda. Da sinistra non troviamo sempre questa stessa attenzione».
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