Tutto pronto per il fine settimana del 4 e 5 ottobre quando lo splendido scenario dell’Abbadia di Fiastra, tra Tolentino e Urbisaglia (Macerata), sarà teatro di “Agricoltura in Festa” la festa della Copagri Marche, la confederazione dei produttori agricoli della nostra regione. Un appuntamento atteso ogni anni e che rappresenta la festa annuale della confederazione presieduta da Gianluigi Silvestri, classe 1976, agrotecnico forestale con un passato nell’Arma ma da anni presente nell’associazione, proprio questa mattina ospite ai microfoni di Radio Fm1.
Con lui è stato fatto un bilancio di questi primi mesi, essendo entrato in carica a gennaio del 2025. «Sono molto contento di far parte di questa grandissima associazione. Sono 15 anni che sono nel mondo Copagri, collaboro da tempo con una società agricola ascolana. Sono stato vicepresidente per due anni, poi il presidente mi ha chiamato dicendo che doveva lasciare per motivi familiari offrendomi la presidenza. Non potevo di dire di no e sono diventato, diciamo, “comandante di stazione”, da buon ex carabiniere ho risposto presente. C’è un grande feeling con gli associati che comprendono perfettamente l’attuale situazione».
Chiaramente sotto la lente di ingrandimento ci sono con le nuove norme che riguardano la Pac (Politica Agricola Comune, ossia il sistema di regole e fondi che l’Ue ha creato per sostenere l’agricoltura e le aree rurali dei suoi Stati membri) anche se sembra aprirsi uno spiraglio. «C’è un grande problema effettivamente con la nuova modulazione della Pac, ma sembra che possa esserci una grande svolta. Non vogliamo cantare vittoria, ma sembra che il grosso taglio preventivato potrebbe non esserci. E quando la situazione sarà definitiva ne parleremo dettagliatamente con gli associati, e non solo. In realtà chi rischia per la nuova Pac sono i giovani agricoltori e le zone montane. La scorsa settimana dall’incontro con l’onorevole Fitto sono emerse buone indicazioni e in base a questo rimaniamo fiduciosi».
Nel frattempo l’attenzione è rivolta tutta al prossimo weekend con “Agricoltura in Festa” all’Abbadia di Fiasta, una grande appuntamento per il mondo agricolo. «Devo fare due ringraziamenti ad altrettanti miei collaboratori: Ilaria ed Edoardo, senza di loro non si poteva neanche pensare di fare qualcosa di simile. Lavorano H24 per la festa e il mio grazie in primis va a loro. Si tratta della Festa di Copagri regionale, nata 25 anni fa in Toscana e poi portata nelle Marche. La sera del sabato ci sarà la famosa Cena Mezzadra, evento che abbiamo definito in autonomia e richiesto dai nostri agricoltori per stare tutti insieme. Alla fine della cena ci sarà un altro momento conviviale con una lotteria. Tutti i partner sono da ringraziare indistintamente ma vorrei spendere una parola in più per la nuova Acqua Tinnea, ora denominata Acqua Sibilla, l’acqua delle Marche che è rinata grazie a Mini che ci ha dato una grossa mano per la festa. Ha riaperto come Acqua Sibilla, con un prodotto di altissima qualità».
In due giorni sono molti gli appuntamenti che andranno a susseguirsi. «E’ un evento pensato per tutti – prosegue Silvestri – con tante iniziative. Partiamo la mattina con l’inaugurazione, poi viaggeremo dentro al nostro mercatino, con tutta frutta di stagione, varie aziende presenti, due di pasta, come pasta Mancini e la nuova Pasta delle Marche. Ma ci sarà anche la presenza di un personaggio noto come Beppe Convertini che non ha bisogno di presentazioni».
Ma c’è un obiettivo specifico sul quale punta il presidente: «Vorrei che tutto questo servisse a riavvicinare il consumatore al produttore. L’agricoltore è il custode della terra, senza di lui è difficile che questa possa essere lavorata e sistemata a dovere. Quando mi capita di prendere l’aereo e dall’alto vedo i pezzi di terra sistemati al meglio, mi rendo ancor più conto dell’importanza di chi impegna la propria vita per fare ciò. Sono stato in Giappone, ad Osaka, per l’Expo e proprio nei vicoli più piccoli della città c’erano delle insenature dove ho visto una pesca venduta a 26 euro, un grappolo d’uva a 50 euro e dieci fragole a 60 euro. Succede anche questo nel 2025 ed è il segnale che senza agricoltura è impossibile andare avanti. Mi auguro per i prossimi tre anni di mandato di trovare più giovani possibili che tornino a lavorare la terra, che capiscano sacrificio ed impegno perché in agricoltura mancano le nuove generazioni. E’ un mio impegno dall’inizio in Copagri, quello di farli tornare e continuerò a lavorare per questo».
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