«Novemila voti (9.215 per la precisione ndr) e più votato delle intere Marche seppure dalla provincia più piccola. Che dire… grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini, a quel pugno di collaboratori dai giovani ai pensionati che con poche migliaia di euro hanno portato avanti una campagna elettorale senza sosta ma mai invasiva, ai miei genitori, quella vicina e quello oggi lontano».
Un risultato straordinario, quello conseguito dal sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, candidato con la lista I Marchigiani per Acquaroli. Un risultato che fa balzare alle stelle le sue quotazioni per un assessorato regionale, che sarebbe l’assessorato che il Fermano chiede. Ma oggi per Calcinaro non è ancora tempo di analisi e proiezioni al futuro prossimo. E’ solo tempo di ringraziamenti «a tutti quelli che con il loro voto hanno detto no a quel mischiume di rancore, opportunismo e cattiveria che ha imperversato negli ultimi tre mesi sul Fermano: avete dimostrato come la politica può essere ben altro e volare più alta».
Poi, tornando sull’esito elettorale, per lui strabordante: «Sono ancora un pò incredulo ma molto contento e positivo per il segnale che è stato dato dal territorio: probabilmente, dicevo, sarò il più votato delle Marche ed è incredibile che la provincia più piccola esprima il candidato più votato. Un qualcosa di unico e un risultato arrivato senza rete di partito con un gruppo composto di tanti amici: dai più giovani che mi hanno aiutato con video e social a dei pensionati che si sono adoperati a tenere aperta l’unica sede, passando per i tanti amici sparsi nel territorio che mi hanno apprezzato a livello provinciale. Il risultato di Fermo è stato stratosferico: una persona su tre è andata alle urne ha messo la preferenza per me ed è qualcosa di incredibile. Inoltre ho ricevuto preferenze in tutto il territorio e questo è un altro elemento di grande soddisfazione. Assessorato? Credo che sia qualcosa che verrà chiesto da un territorio che si è espresso in maniera così decisa. Ma credo che il risultato sia il frutto di un lavoro, dei traguardi raggiunti e dell’impegno per quello che in questi dieci anni è stato fatto in una campagna elettorale non semplice. Tanti ostacoli contro? Penso che sia stata una lezione clamorosa per chi ha fatto campagna elettorale con rancore e solo sul personale: dall’ex sindaco fino ad ex colleghi di maggioranza che ho scoperto negli ultimi mesi essere miei nemici. Credo che questa “accozzaglia” abbia subìto una dura lezione e sia stata punita ed è anche un avvertimento forte per le prossime elezioni comunali perché gli elettori si sono espressi molto chiaramente».
Roberto Cruciani
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